Le vendite di latte scremato in polvere giacenti nei magazzini comunitari procedono a ritmo sostenuto, e questa è una notizia che fa ben sperare per un miglioramento della situazione del mercato del latte. Come noto la crisi iniziata nel 2015 aveva portato ad accumulare un volume di giacenze record, pari a 380.000 tonnellate. Ora, in base agli ultimi dati forniti dalla Commissione europea, la metà, cioè 190.000 tonnellate, sono state vendute, senza compromettere il funzionamento del mercato e senza indebolire la ripresa del settore che è iniziata da alcuni mesi.

L’ultima gara per la vendita, che ha avuto luogo l’8 novembre scorso, si è chiusa con l’assegnazione di 30.000 tonnellate. Le scelte di svuotare i magazzini attuate dalla Commissione UE negli ultimi mesi non hanno impedito il miglioramento dei prezzi sia per il latte crudo alla stalla, sia per il latte scremato in polvere. Ciò significa che c’è stata un’attenta gestione delle scorte da parte della Commissione.

Il commissario per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, è soddisfatto, ma mantiene una certa cautela.
«Stiamo raccogliendo i frutti – ha detto – del nostro approccio prudente. L’equilibrio di mercato rimane la priorità costante. Non dobbiamo abbassare la guardia e le decisioni riguardanti la produzione devono continuare a essere all’insegna della prudenza, tenendo conto della realtà delle condizioni di mercato».

L‘intervento pubblico gestito dalla Commissione europea ha svolto un ruolo importante nella stabilizzazione dei mercati tra il 2015 e il 2017, contribuendo a smaltire le eccedenze in una situazione estremamente squilibrata. Alla fine del 2016 la Commissione ha avviato una procedura di gara pubblica mensile, e successivamente quindicinale, per ricollocare gradualmente tali scorte sul mercato.

Tratto dall’articolo pubblicato sul Supplemento Stalle da latte a L’Informatore Agrario n. 42/2018 a pag. 6
Dimezzate le scorte UE di latte in polvere
di E. Comegna
L’articolo completo è disponibile anche su Rivista Digitale