Le organizzazioni datoriali agricole e i sindacati dei lavoratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil) hanno firmato a Roma il rinnovo del contratto nazionale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti, che riguarda circa un milione e duecentomila lavoratori.
Il contratto, che era scaduto il 31 dicembre scorso, introduce importanti novità a favore dei lavoratori e della crescita delle imprese del settore. A livello retributivo l’accordo, che ha una durata quadriennale, prevede un aumento del 2,9% per il biennio 2018-2019, suddiviso in due tranche da 1,7% a partire dal 1° luglio 2018 e 1,2% dal 1° aprile 2019.
Dal punto di vista normativo una particolare attenzione viene alle imprese e gruppi di imprese plurilocalizzate in più province e regioni, che potranno finalmente contare su un unico strumento contrattuale aziendale anziché dover applicare una pluralità di contratti provinciali.
Ci sarà anche una maggiore flessibilità nella distribuzione dell’orario settimanale di lavoro e nelle causali di eventuali interruzioni dell’attività lavorativa.