Asnacodi Italia è partner per l’Italia del progetto Horizon «Prudent», finanziato dalla Commissione UE, che ha l’obiettivo di promuovere comportamenti «green» per la sostenibilità dell’attività agricola.
Il coordinamento fa capo all’Università per l’agricoltura di Atene e in Italia al Politecnico di Milano e all’Università di Trento e partecipano, oltre alla Commissione europea, soggetti di livello internazionale che, per le diverse competenze, si distinguono nella innovazione tecnologica, la ricerca, la comunicazione.
Il progetto Prudent prende in considerazione le diverse sfide ambientali e climatiche che investono l’attività agricola e le imprese, sottolineando come sia richiesto di introdurre sistemi di coltivazione più sostenibili ed efficienti, meno impattanti sulle risorse naturali, mantenendo peraltro necessariamente un adeguato livello di reddito e una posizione concorrenziale sul mercato internazionale.
È ormai convinzione comune, e gli agricoltori ne stanno prendendo sempre più consapevolezza, che sia necessario aumentare la resilienza delle imprese. D’altra parte, è inevitabile considerare che anche l’agricoltura, pur se in modo diverso da altre attività economiche e diversificato a seconda delle situazioni territoriali, ha un impatto sull’ambiente: sotto il profilo dell’effetto serra, dell’erosione del suolo, dell’uso dell’acqua.
Agricoltori protagonisti della sostenibilità ambientale
In questo quadro il Progetto Prudent adotta una strategia bottom up, partendo dal colloquio con gli agricoltori, che sono chiamati a rendersi protagonisti della sostenibilità ambientale implementando nella loro attività buone pratiche agricole. Il rapporto con gli agricoltori si sviluppa prendendo in considerazione i «Green Nudges», comportamenti effettivi che incoraggiano le persone, gli imprenditori, i consumatori a modificare le loro attività per renderle più sostenibili.
Nel settore agricolo e delle foreste l’uso di questi comportamenti è ancora poco esplorato e praticato. «Prudent dimostra come sostenibilità ambientale ed economica possano e debbano procedere insieme – sottolinea Albano Agabiti, presidente Asnacodi Italia. In un contesto agricolo sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici e agli shock di mercato, è fondamentale rafforzare la resilienza delle imprese con soluzioni condivise, nate dal confronto con gli agricoltori e tutta la filiera».
«Questo progetto – evidenzia Andrea Berti, direttore generale di Asnacodi Italia – rappresenta un’opportunità concreta per portare l’innovazione tecnologica al servizio della gestione del rischio in agricoltura. Lavorare a stretto contatto con i viticoltori ci permette di sviluppare strumenti assicurativi smart, capaci di premiare chi adotta buone pratiche e approcci sostenibili, rendendo la prevenzione parte integrante della protezione».
Il contributo di Asnacodi Italia nel settore dell’uva da vino è concentrato sullo studio di un approccio innovativo e globale alla gestione del rischio, introducendo con l’uso di tecnologie smart e innovative, più efficienti e di più facile utilizzo per gli agricoltori, polizze che consentano agli agricoltori di valorizzare gli sforzi per incrementare la prevenzione, le buone pratiche, affrontando con adeguate coperture le sfide che inevitabilmente comporta il percorso.
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