Super foraggi: qualità altissima in razioni per vacche ad alta produzione

Avere a disposizione foraggi di altissima qualità significa poter gestire con molta più flessibilità le razioni per le vacche a elevata produzione, rispettando la fisiologia e il benessere degli animali.

Inoltre, se i foraggi sono di altissima qualità si possono utilizzare in grandi quantità in razione, valorizzando maggiormente i concentrati complementari somministrati, senza dover eccedere nel loro impiego e rischiare di favorire l’insorgere di patologie nutrizionali legate a un insufficiente apporto di fibra nella dieta.

Nella pratica aziendale, le domande più frequenti riguardano cosa significhi avere a disposizione un foraggio di qualità eccezionale, quali siano le foraggere che più di altre possono garantirci i migliori risultati e come gestire il cantiere di raccolta e conservazione e il conseguente utilizzo in razione.

Per le esigenze delle lattifere di oggi l’obiettivo primario è quello di produrre foraggi che abbiano sul chilo di sostanza secca la massima concentrazione possibile di energia e proteina e un ridotto contenuto in fibra, molto digeribile, capaci al tempo stesso di soddisfare una quota importante dei fabbisogni nutrizionali degli animali e di supportare in maniera ottimale la funzionalità del rumine.

Le foraggere che meglio di altre possono garantire il raggiungimento di questi obiettivi sono il loglio italico, l’erba medica e i prati permanenti in cui siano presenti proporzioni elevate di graminacee e leguminose.

Se si devono gestire ampie superfici in tempi brevi e si vogliono utilizzare i foraggi in grandi quantità in razioni formulate per bovine ad elevata produzione (oltre i 50 kg giornalieri di latte) il metodo di conservazione più adeguato rimane a oggi l’insilamento, nelle sue diverse tipologie: in trincea, in rotoballe fasciate convenzionali o ad alta densità.

 

Tratto dall’articolo pubblicato nell’inserto de L’Informatore Agrario n. 04/2025
Dal taglio primaverile un foraggio di altissima qualità
di E. Tabacco, F. Ferrero, G. Borreani, L. Comino
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