Robot agricoli: innovazioni e tendenze

Nel corso dell’ultimo decennio il mondo accademico e l’industria hanno collaborato per sviluppare e implementare una varietà di soluzioni automatizzate, quali i robot, che consentono l’esecuzione di compiti agricoli con un minimo intervento umano, limitato prevalentemente alla supervisione.

Questi avanzamenti tecnologici trovano applicazione anche in Italia. Diverse aziende agricole, specialmente quelle più inclini all’innovazione e al miglioramento delle proprie pratiche produttive, stanno valutando e testando queste soluzioni autonome.

I robot agricoli offrono risposte concrete ad alcune delle sfide più pressanti dell’agricoltura moderna, come la carenza di manodopera qualificata e la necessità di garantire la sicurezza degli operatori durante l’utilizzo di macchine e attrezzature.

L’adozione di tali tecnologie ottimizza i processi produttivi, modifica i costi operativi e aumenta l’efficienza, contribuendo anche a un’agricoltura più sostenibile attraverso l’uso più razionale delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale.

L’integrazione di sensori avanzati e l’intelligenza artificiale nei robot agricoli permettono di monitorare costantemente le condizioni degli appezzamenti e delle colture, adattando in tempo reale le operazioni agricole alle esigenze specifiche del terreno e del clima, migliorando così la gestione delle colture e la qualità dei prodotti.

Per fornire una panoramica completa delle opzioni tecnologiche esistenti, è stata condotta dall’Università di Padova una ricerca di mercato sui robot agricoli attualmente disponibili sia a livello nazionale che internazionale. Questo studio ha incluso un’ampia gamma di soluzioni robotiche, partendo dall’analisi dei prodotti elencati nei cataloghi di produttori e rivenditori italiani, per estendersi poi ai robot prodotti all’estero che possono essere importati in Italia.

Trend attuali

Dall’analisi di mercato emerge che i principali Paesi produttori di robot agricoli sono gli Stati Uniti, con 36 modelli, seguiti dalla Francia, che ne produce 30, e dai Paesi Bassi, con 14 modelli. L’Italia si posiziona al sesto posto con 7 modelli.

A livello continentale, la maggior parte dei modelli viene prodotta in Europa, con un totale di 66 unità, superando il Nord America, che ne conta 42, e l’Asia, con 10 modelli. Questi dati, benché possano essere influenzati dalla prossimità geografica e dalla facilità di analisi dei mercati vicini rispetto a quelli più distanti, riflettono la disponibilità e l’accessibilità dei diversi modelli di robot agricoli per i potenziali acquirenti.

La concentrazione di produzione in Europa sottolinea l’importanza del Continente nel settore della robotica agricola, evidenziando un mercato robusto e diversificato. Durante l’analisi è stata rilevata una vasta gamma di modelli, ognuno specializzato in diverse pratiche agricole, che evidenzia l’innovazione e la specializzazione in questo settore tecnologico.

Di seguito riportiamo una panoramica delle principali categorie di robot rilevate. L’obiettivo di uniformare la classificazione dei robot in queste categorie è quello di semplificare la comprensione delle loro funzioni per gli acquirenti e gli utilizzatori, fornendo un quadro chiaro delle opzioni disponibili e delle loro applicazioni pratiche nel contesto agricolo moderno.

Porta-attrezzi

Questi robot sono equipaggiati con un attacco a tre punti, tipicamente di categoria I o II, che permette loro di utilizzare macchine operatrici standard.

La selezione delle attrezzature da utilizzare dipende tuttavia dallo spazio disponibile sul telaio del robot, che varia a seconda del modello.

Multitasking

Contrariamente ai robot porta-attrezzi, i multitasking non dispongono di un attacco a tre punti e richiedono quindi utensili speciali, forniti dal produttore del robot.

Questa categoria comprende modelli che, pur non essendo specializzati in una singola pratica agricola, offrono la possibilità di eseguire una vasta gamma di operazioni grazie alla loro configurazione modulare e agli accessori dedicati.

Diserbo meccanico

Questi modelli sono progettati per rimuovere le malerbe con l’ausilio di organi di lavoro meccanici o tramite scambio termico.

Diserbo chimico

Utilizzano prodotti fitosanitari per controllare le malerbe ottimizzandone la distruzione.

Difesa

Questi robot impiegano prodotti fitosanitari o mezzi fisici per controllare fitopatie.

Raccolta

I modelli di questa categoria automatizzano il processo di raccolta dei prodotti agricoli, riducendo il fabbisogno di manodopera.

Monitoraggio

Equipaggiati con sensori avanzati, questi robot sono in grado di raccogliere dati sulle condizioni delle colture e sull’ambiente.

Trasporto

Facilitano il movimento dei prodotti agricoli all’interno dell’azienda

Semina

I modelli di questa categoria automatizzano il processo di semina.

 

 

Tratto dall’articolo pubblicato su MAD – Macchine Agricole Domani n. 11/2024
Robot agricoli: innovazioni e tendenze
di M. Sozzi, A. Zanchin
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