L’Italia è uno dei pochi Paesi membri dell’Unione europea che ha deciso di anticipare al 2023 l’applicazione del dispositivo della condizionalità sociale che il Regolamento comunitario sulla Pac 2023-2027 rende obbligatorio dal 2025. Il mancato rispetto delle diverse normative nazionali ed europee in materia di lavoro, da parte di un’azienda agricola che chiede i contributi annuali della Pac per il regime dei pagamenti diretti, per le misure agroambientali e per le indennità compensative del Secondo pilastro, comporta una sanzione sotto forma di riduzione dei contributi spettanti.
La condizionalità sociale è una delle novità politiche più importanti dell’ultima riforma della Pac. I sindacati dei lavoratori e il Parlamento europeo hanno spinto con determinazione l’introduzione del nuovo meccanismo che mira a punire le imprese agricole inadempienti sulle regole in materia di lavoro e a tutelare le maestranze.
Insieme a pochi altri Stati membri, l’Italia ha deciso di non avvalersi del periodo transitorio e iniziare da subito l’applicazione del nuovo meccanismo dall’anno di domanda 2023. Finora, però, è mancato qualche tassello per arrivare fino in fondo, e cioè la quantificazione e applicazione delle riduzioni dei pagamenti a carico delle imprese agricole inadempienti.
Le autorità competenti non dialogano
Nel concreto è previsto uno scambio di informazioni che coinvolge tre organismi: quelli che eseguono i controlli in azienda, Agea coordinamento e gli organismi pagatori attivi a livello territoriale. Negli ultimi mesi, il Ministero sta ultimando le operazioni necessarie per garantire l’interscambio delle informazioni e arrivare così a una effettiva applicazione della condizionalità sociale. Qualora dovessero accumularsi ulteriori ritardi, c’è il rischio concreto dell’intervento della Commissione europea, con la determinazione di rettifiche finanziarie e sospensione dei pagamenti.
Le regole da rispettare
Ci sono tre categorie di norme in materia di diritti dei lavoratori che sono prese in considerazione ai fini dell’applicazione della condizionalità sociale:
- Quella riguardante il contratto di lavoro (direttiva 2019/1152/UE).
- Le disposizioni che il datore di lavoro deve garantire per assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori (direttiva 1989/391/CEE).
- Gli obblighi generali volti ad assicurare che le attrezzature di lavoro siano adeguate alle attività da svolgere, senza compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori (direttiva 2009/104/CE).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 04/2025
Condizionalità sociale: sanzioni e controlli al via
di E. Comegna
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