Il comparto latte unito preme per l’Ocm

È tempo di una Ocm per il latte. La proposta è stata lanciata nei giorni scorsi a Milano durante il primo Summit della cooperazione lattiero-casearia al ministro Francesco Lollobrigida, dalle tre centrali cooperative riunite in Alleanza delle cooperative italiane (Fedagripesca Confcooperative, Legacoop agroalimentare e AgciAgrital).

Una richiesta politica compatta supportata da due studi realizzati dall’Università cattolica del Sacro Cuore e dalla fondazione Crpa – Centro ricerche produzioni animali. A sostegno anche lo studio svolto da Nomisma sul valore economico del sistema cooperativo. Secondo quest’ultima ricerca, essere soci di una cooperativa ha un vantaggio economico. Lo dicono i numeri: se un allevatore conferisce il proprio latte in cooperativa, il prezzo di liquidazione della materia prima si mantiene stabilmente superiore a quello di mercato. Nello specifico, ha un differenziale positivo del 16% in più rispetto al prezzo del latte in Lombardia, mentre in alcune aree di montagna il prezzo è addirittura più alto del 30%.

Associazioni di categoria coese

«Non si tratta di ottenere ulteriori risorse – ha spiegato a nome di Alleanza cooperative il presidente del settore lattiero-caseario di Confcooperative Fedagri, Giovanni Guarneri – ma di razionalizzare l’allocazione delle risorse Pac in modo da attivare strumenti che consentano un approccio più mirato a migliorare la competitività».

Per Gabriele Canali dell’Università Cattolica «l’Ocm rappresenterebbe un aiuto concentrato sugli aspetti più importanti proprio per affrontare le criticità maggiori del settore e per cogliere al meglio le opportunità: in prospettiva potrebbe diventare uno strumento ancora più efficace e forte a sostegno di questa filiera, una specie di terzo pilastro della Pac, fino a ora scarsamente compreso e valorizzato».

«Il modello a cui ci ispiriamo – ha spiegato Davide Vernocchi, vicepresidente reggente di Fedagripesca Confcooperative – è la Ocm attivata nel settore ortofrutticolo, il modello di gestione della Pac più virtuoso». «Con l’istituzione di una Ocm latte – ha dichiarato il presidente di Legacoop agroalimentare Cristian Maretti – le imprese avranno la possibilità effettuare investimenti strutturali». Il presidente di Agci- Agrital Giampaolo Buonfiglio ha ricordato che «l’Ocm latte potrebbe finalmente raccordare e finalizzare in modo più efficace le misure di sostegno per la zootecnia da latte di montagna».