Con il regolamento 2024/2675, l’Unione europea ha istituito una Misura di sostegno finanziario di emergenza per i settori agricoli colpiti da condizioni climatiche avverse in alcuni Stati membri, tra i quali l’Italia. Al nostro Paese sono stati assegnati 37,4 milioni di euro, ai quali è possibile aggiungere fino al 200% di tale importo con risorse supplementari nazionali.
Il Masaf ha annunciato, nei giorni scorsi, di avvalersi di tale possibilità e di attivare un cofinanziamento nazionale dei 74,8 milioni di euro, arrivando così a una dotazione disponibile di oltre 112 milioni di euro che sarà utilizzata per supportare le imprese agricole colpite dalla siccità che ha interessato il Sud Italia e le Isole maggiori nel corso del 2024. In particolare, i settori produttivi beneficiari dovrebbero essere la produzione ortofrutticola, il vino e i seminativi, specialmente per quanto riguarda il comparto dei cereali.
Le scadenze dei pagamenti
Per quanto riguarda lo stanziamento messo a disposizione dall’Unione europea, pari a 37,4 milioni di euro, i pagamenti devono essere effettuati entro il 30 aprile 2025. Pertanto, ci sono appena sei mesi per gestire l’intera operazione e per arrivare all’erogazione a favore delle imprese agricole ammissibili e selezionate. Si può così prevedere la messa in atto di un sistema gestionale semplificato del regime di aiuto, con limitati criteri di ammissibilità e con controlli automatici per determinare se un dato richiedente debba ricevere o meno il sostegno pubblico;
in relazione al sostegno supplementare nazionali, che sono 74,8 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’economia e delle finanze su richiesta del Masaf, il versamento a favore delle imprese agricole deve essere perfezionato entro il 31 luglio 2025.
Da quanto apprende L’Informatore Agrario, il Masaf sarebbe già al lavoro per definire a breve le modalità operative per la distribuzione degli aiuti nelle aree e nei settori più colpiti. Entro poche settimane sarà pronto il decreto contenente tutte le informazioni necessarie.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2024
Per i danni da siccità 112 milioni di euro
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