l’Inail nella Relazione annuale, presentata nei giorni scorsi, ha rivelato un incremento complessivo di occupati rispetto al 2022 di 481.000 unità (+2,1%), con una crescita più sostenuta nel Mezzogiorno (+3,1%).
Ma l’agricoltura è in controtendenza e registra una diminuzione su tutto il territorio italiano. La riduzione del 3,1% degli occupati nelle campagne italiane, del 2023, segue il dato già negativo del 2022, quando la contrazione era stata del 4,2%.
In termini assoluti l’agricoltura ha perso in due anni 65.000 occupati a tempo pieno (27.000 nel solo 2023), mentre i settori dell’industria e dei servizi hanno registrato al contrario una ripresa dell’occupazione.
Le denunce di infortuni in agricoltura hanno mostrato, nel dato ancora parziale di quest’anno, aggiornato al mese di agosto, una inversione di tendenza rispetto al 2023, con una flessione dello 0,7%. Il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida commenta: «Presto verrà firmato un nuovo protocollo tra il Masaf e l’Inail, per prevenire incidenti e promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro». Un impegno che ha già portato all’assunzione di 111 nuovi ispettori e a un migliore coordinamento tra le strutture di controllo con il supporto della tecnologia.
Secondo l’Inail, il settore agricolo in Italia resta tra quelli più a rischio in termini di infortuni e malattie professionali. Gli incidenti più comuni sono legati alla perdita di controllo delle macchine agricole, come il ribaltamento delle trattrici, cui è riferibile circa la metà dei decessi.
Tra le malattie professionali prevalgono (sono oltre il 77%) le patologie osteomuscolari e del tessuto connettivo. I lavoratori agricoli, nonostante l’introduzione di nuove tecnologie, sono ancora esposti a rischi significativi associati ad attività manuali ripetitive, all’esposizione a sostanze chimiche e a condizioni di lavoro estreme.
Con l’eccezione del 2020 (l’anno dell’emergenza pandemica) le denunce di malattie professionali in agricoltura sono sempre aumentate spingendosi a 11.487 nel 2023 (+14,7% sull’anno precedente).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 36/2024
In agricoltura l’occupazione cala
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