Vendemmia 2024 in leggera ripresa

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A Ortigia (SR) in occasione del G7 agricolo sono state presentate le previsioni vendemmiali per il 2024. L’indagine è in grado di garantire una buona accuratezza, attraverso l’armonizzazione delle metodologie adottate da Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), cui si aggiunge il contributo dell’Ufficio competente del Masaf.
Dopo un 2023 con il punto più basso degli ultimi decenni con appena 38 milioni di ettolitri, per il 2024 ci si aspettava un rimbalzo che invece, stando alle prime stime, non ci sarà. I 41 milioni di ettolitri (+7%) stimati da Ismea, Assoenologi e Uiv, infatti, non si avvicinano neanche lontanamente alla media degli ultimi anni (47 milioni), ma probabilmente basteranno a riconquistare il primato mondiale grazie alle dinamiche degli altri due grandi produttori, Francia che sembra destinata a perdere lo scettro (–18%) e Spagna che nonostante il recupero (+20%) potrebbe restare sotto la soglia dei 40 milioni.

La stagione è stata caratterizzata da piogge eccessive nel Centro-Nord soprattutto nel periodo primaverile che, se da un lato hanno ricostituito le risorse idriche dall’altra hanno creato difficoltà nella gestione delle fitopatie. Al Sud, invece, gli sporadici e violenti temporali ad agosto non hanno compensato la carenza idrica sofferta ormai da mesi, inducendo i viticoltori ad anticipare le operazioni di vendemmia che quest’anno si prospetta molto lunga.
L’andamento climatico di ottobre sarà fondamentale perché una maturazione ottimale delle varietà tardive potrebbe rendere la vendemmia più generosa di quanto si pensi ora.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 32/2024
Vendemmia 2024 in leggera ripresa
di T. Sarnari
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