Pareggio degli unghioni in stalla: come fare se la mungitura è robotizzata

Nelle mandrie munte con un sistema automatico di mungitura (Ams) l’efficienza locomotoria degli animali ha un’importanza fondamentale affinché le bovine deambulino, autonomamente, per raggiungere la postazione di mungitura.

In questi allevamenti la zoppia è, senza dubbio, ancora più invalidante rispetto alle aziende dove la mandria è munta attraverso altri sistemi; di conseguenza, il suo effetto negativo sull’efficienza del processo produttivo è superiore. Il pareggio funzionale degli unghioni riveste, perciò, un ruolo primario nel ripristinare preventivamente un’equilibrata distribuzione dei carichi gravanti sugli stessi in modo da impedire la comparsa della zoppia.

Inoltre, la seduta di pareggio costituisce l’occasione per monitorare le patologie infettive che affliggono la cute e i tessuti molli del piede bovino e, all’occorrenza, per intervenire tempestivamente allo scopo di limitarne la diffusione. Purtroppo, è ancora poco indagato quale sia il migliore programma di pareggio funzionale da adottare negli allevamenti dotati di un sistema di mungitura volontaria, ma l’accelerata diffusione della mungitura robotizzata, a cui si assiste in questi ultimi anni, obbliga l’allevatore e le figure professionali che collaborano con lui ad approfondire l’argomento.

Per questo motivo è stato ritenuto utile presentare i risultati ottenuti da una ricerca condotta in Svezia proponendo, unitamente, le esperienze di alcuni allevatori italiani.

In Svezia fanno così…

Lo studio svedese ha indagato da quanti e da quali interventi sia composto il programma di pareggio funzionale in un campione di 87 allevamenti di bovine da latte, tutti dotati di un sistema di mungitura volontaria, ciascuno in un numero variabile da 1 a 6 unità. Considerando il sistema di mungitura adottato, gli allevamenti erano ulteriormente ripartiti perché, nel 70,1% delle aziende la mungitura veniva effettuata soltanto attraverso un sistema robotizzato, mentre nelle rimanenti erano presenti contemporaneamente altri sistemi, quali: sala a spina di pesce (2,3%), impianto a lattodotto (20,7%) e altri impianti non specificati nell’indagine (6,9%).

La consistenza delle mandrie variava da 45 a 420 capi, con una media di 116 animali. Il programma di pareggio più frequentemente (81%) adottato dagli allevatori svedesi è un pareggio di massa che prevede l’esecuzione di uno o più interventi all’anno oppure di due sedute annuali, per singola bovina, associate a un intervento per le zoppie a carattere di urgenza (8%).

Gli altri sono programmi di pareggio parziale, poco diffusi. Ogni singolo programma è composto da un numero molto variabile di interventi annui, sebbene il 56% degli allevamenti ne esegua almeno 2 e il 24% intervenga sugli animali 3 volte all’anno. La maggior parte degli allevamenti preferisce un programma di pareggio articolato in 2-3, o addirittura 4 o più interventi (7%). Questi risultati concordano perfettamente con la necessità di mantenere l’efficienza locomotoria quando la mungitura è robotizzata.

E in Italia?

Di seguito vengono proposte le esperienze di alcuni allevatori italiani che si sono resi gentilmente disponibili a raccontare come operano nelle loro aziende, offrendo spunti utili da applicare nella realtà lavorativa di chi legge (tra parentesi, per ogni allevatore, il numero di vacche in mungitura e dei robot presenti in azienda-Ams).

Cremona (240 vacche – 4 Ams). Laura Rossi: «Ogni settimana eseguo il pareggio degli animali da mettere in asciutta, ai quali aggiungo 1-2 bovine in lattazione, che hanno bisogno di essere pareggiate, nonché le eventuali urgenze. In totale, settimanalmente, intervengo su 6-7 animali».
Bergamo (180 vacche- 3 Ams). Alessandro e Matteo Nisoli: «Attuiamo un programma di pareggio preventivo basato su 2 interventi annuali, cioè a 100 giorni dopo il parto e alla messa in asciutta. A ogni seduta pareggiamo15-20 bovine, alle quali si aggiungono gli animali che manifestano una zoppia più o meno marcata. Normalmente pareggiamo le manze solo dopo il primo parto».
Mantova (100 vacche- 2 Ams). Alessio e Fabiano Luppi: «Ogni mese il maniscalco professionista pareggia un gruppo di animali di consistenza variabile da 25 a 30 vacche, se non sono presenti soggetti che manifestano una zoppia grave. In caso di zoppia grave il cui trattamento richiede, ovviamente, più tempo si pareggiano non più di 20 bovine. Tutte le bovine pareggiate a ogni seduta saranno sottoposte, dopo 6 mesi, a un nuovo intervento di pareggio: così facendo interveniamo su tutti gli animali almeno 2 volte all’anno. Questo programma include le bovine da mettere in asciutta e le primipare che sono pareggiate, per la prima volta, a 120-130 giorni dopo il parto».

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte  n. 4/2024
Quando eseguire il pareggio degli unghioni se la mungitura è robotizzata
di M. Olivari
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