Nel settore della cerealicoltura biologica, impostare un sistema colturale efficace è essenziale per raggiungere gli obiettivi produttivi, qualitativi e di redditività. Una recente sperimentazione biennale, condotta dal DISAFA dell’Università di Torino presso diverse aziende biologiche piemontesi, ha approfondito l’interazione tra scelta varietale e strategia di fertilizzazione azotata nella coltivazione di frumenti di forza in regime biologico. L’obiettivo è stato ottimizzare sia la produzione che la qualità panificatoria.
Importanza della scelta varietale nella cerealicoltura biologica
La scelta varietale si conferma un elemento cruciale non solo per la capacità produttiva, ma anche per il raggiungimento dei parametri qualitativi riconosciuti dal mercato. Le aziende agricole devono affrontare il dilemma tra l’uso di cultivar performanti e rustiche, ideali per una gestione agronomica efficiente, e varietà destinate a filiere specializzate come i frumenti di forza, capaci di soddisfare standard qualitativi più elevati e ottenere prezzi maggiori.
Strategie di fertilizzazione azotata e qualità panificatoria
I dati sperimentali evidenziano che le strategie di concimazione azotata influenzano significativamente i parametri qualitativi dei frumenti di forza, con un impatto maggiore sui parametri reologici rispetto a quelli produttivi, in linea con quanto osservato nei sistemi convenzionali. Tra le tecniche testate, l’applicazione di concimi a stadi fenologici tardivi, la distribuzione frazionata e l’uso di concimi a pronta disponibilità hanno migliorato in modo significativo la qualità panificatoria delle varietà di frumento coltivate in biologico.
Confronto tra varietà: ACA320 e Bologna
Un esempio di confronto sperimentale ha analizzato due possibili percorsi agronomici per la coltivazione di frumenti di forza in biologico. Il primo scenario ha impiegato la varietà ACA320, che ha garantito parametri reologici idonei senza modificare la strategia di fertilizzazione azotata. L’alternativa ha previsto l’uso della varietà Bologna, più produttiva, ma con costi aggiuntivi legati a pratiche di concimazione più intensive per raggiungere i target qualitativi (tabella 2).
Pianificare i percorsi agronomici per massimizzare la redditività
L’adozione delle giuste strategie agronomiche, inclusa la scelta varietale e le tecniche di fertilizzazione, è cruciale per massimizzare la redditività nella cerealicoltura biologica. La valutazione accurata di costi, potenzialità produttive e contesto ambientale deve guidare le scelte degli agricoltori per garantire il successo economico e la competitività sul mercato.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 30/2025
Percorsi agronomici per la qualità del grano bio
di M. Blandino, L. Capo, G. Gariglio, R. Meloni, M. Scapino
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