Da luglio, dunque, è scattato anche per il mondo agricolo l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi di tutti i veicoli aziendali di trasporto a motore, a prescindere dalla loro caratteristica, dal terreno su cui sono utilizzati e dal fatto che siano fermi o in movimento.
Vanno pertanto assicurati anche il rischio statico e la circolazione in azienda, e per coloro che non adempiono sono previste sanzioni fino ad alcune migliaia di euro.
A questo punto il sistema agricolo – su invito della Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio (Federacma) – il
5 settembre si è autoconvocato, per approfondire la questione, in un tavolo tecnico a cui hanno partecipato i rappresentanti di Confagricoltura, Cia-agricoltori italiani, Copagri, nonché le associazioni dei contoterzisti Cai agromec e Uncai.
«In questo momento viviamo nel paradosso abbiamo l’obbligo di rispettare una norma senza avere gli strumenti per farlo in quanto le compagnie non prevedono in portafoglio polizze tali da coprire i rischi di veicoli fino a oggi non assicurati» riferisce il segretario generale di Federacma Gianni Di Nardo.
Il tavolo tecnico ha sollecitato una nuova proroga all’obbligo assicurativo per il mondo agricolo in quanto la normativa manca di chiarezza. La rinnovata proroga è la conseguenza di tutto quello che non è accaduto e non è stato chiarito finora da parte del legislatore.
L’idea nata dal tavolo tecnico è redigere un documento condiviso e di sottoporlo all’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) che si è già reso disponibile per un’interlocuzione sulla parte tecnica. Successivamente andrà sottoposto il documento al Ministero dei trasporti, richiedendo la convocazione del tavolo di confronto ministeriale.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 29/2024
Assicurazione per i veicoli statici, serve una proroga
di G. Menna
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