Il decreto Agricoltura, convertito in legge nei giorni scorsi, ha istituito una banca dati inter-operativa tra Inps e Agea al servizio di tutte le istituzioni interessate per sviluppare una strategia congiunta di contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
Agea avrà un ruolo fondamentale mettendo a disposizione dati precisi e certificati sulle aziende agricole, che verranno inseriti in una banca dati comune, dalla quale potranno attingere gli altri enti, per verificare informazioni relative alle coltivazioni e agli allevamenti realizzati per ciascun anno solare e alle particelle catastali sulle quali si trovano i terreni. L’accordo prevede, inoltre, la creazione di una piattaforma geospaziale con l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale per rappresentare elementi di rischio automatici relazionati alla lotta al caporalato.
La collaborazione tra Agea e Inps nella lotta al caporalato parte subito con una sinergia sul campo: Agea avrà un ruolo operativo e fondamentale, perché dovrà, come richiesto da Inps, mappare serre, baraccopoli e allevamenti per realizzare una piattaforma in grado di identificare le aziende dislocate in tutta Italia e scelte in modo selettivo utilizzando criteri di alert. Un’attività resa possibile grazie alla tecnologia di telerilevamento.
La nuova collaborazione con Agea consentirà di rafforzare i controlli Inps. Nel 2023, solo nel settore agricolo, l’Istituto ha infatti annullato oltre 27.000 contratti irregolari e denunciato 425 lavoratori, a fronte di 669 ispezioni nel settore agricolo, su un totale di 9.202 controlli effettuati.