Prosegue nei primi cinque mesi del 2024 la contrazione delle vendite di macchine agricole che già si era registrata lo scorso anno.
I dati sulle immatricolazioni riferiti al periodo gennaio-maggio, elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e presentati nel corso dell’Assemblea generale della Federazione del 25 giugno scorso, indicano cali consistenti per tutte le tipologie di macchinari.
Rispetto allo stesso periodo del 2023 le trattrici calano del 19,2%, in ragione di 6.746 mezzi venduti, mentre le mietitrebbiatrici scendono del 39,8% a fronte di 100 unità immatricolate.
Segno meno anche per le trattrici con pianale di carico, che arretrano del 13,3% (235 unità) e per i rimorchi che, tuttavia, riescono a contenere le perdite al 1,9% (3.270 unità).
Non è andata meglio per i sollevatori telescopici, una categoria di macchine che negli anni passati aveva visto una consistente crescita delle vendite, ma che in questa prima parte del 2024 è stata penalizzata dalla congiuntura sfavorevole: a fine maggio le immatricolazioni si sono fermate a quota 398 unità, segnando -28,3% rispetto allo stesso periodo 2023.
Nel comunicato stampa diffuso da FederUnacoma si legge che “il progressivo declino delle agevolazioni per le tecnologie 4,0 – ancora in essere ma con condizioni di finanziamento meno favorevoli – e il ritardo della messa a punto degli strumenti di incentivazione previsti dal PNRR (400 milioni per l’agricoltura di precisione e le nuove motorizzazioni), uniti alla flessione dei redditi agricoli, hanno condizionato in misura significativa le dinamiche di settore negli ultimi 18 mesi”.
“Il rallentamento del settore agromeccanico nazionale – recita ancora la nota stampa della Federazione dei costruttori di macchine agricola- sembra dovuto a fattori congiunturali e non a un vero calo della domanda interna che invece, continua ad essere sostenuta, anche se viene soddisfatta in gran parte attraverso il canale dell’usato. Su un totale di 70 mila trattrici immatricolate nel 2023, ben 53 mila erano mezzi d’occasione, mentre solo le restanti 17 mila erano macchine nuove di fabbrica.