I coltivatori di grano duro impegnati in contratti di filiera di durata almeno triennale, sottoscritti entro il 31 dicembre 2023, fino al prossimo 16 settembre possono presentare la domanda di contributo ad Agea, organismo pagatore, per i raccolti 2024. Il regime di aiuto è attivo dal 2020 e quest’anno può contare su una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro. L’importo unitario del contributo per ogni ettaro coltivato a grano duro è pari a 100 euro. Tale somma può essere rideterminata al ribasso, qualora gli ettari ammessi dovessero risultare superiori a quanto preventivato.
Nel contratto di filiera è necessario indicare le varietà di sementi certificate impiegate, rispettando il quantitativo minimo ad ettaro pari ad almeno 150 kg, fatta eccezione per la varietà Senatore Cappelli, per la quale la soglia minima è pari a 130 kg/ha.
L’intervento funziona secondo le regole del de minimis agricolo che, al momento, prevede un massimale di aiuto per singolo beneficiario di 25.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari. L’aiuto spettante a ciascun richiedente è commisurato alla superficie agricola espressa in ettari, coltivata a grano duro nel limite di 50 ettari, sempre che ci sia capienza nel registro de minimis.