Il Ministero dell’agricoltura ha predisposto una bozza di decreto che recepisce retroattivamente, al 1° gennaio 2024, le semplificazioni e gli elementi di flessibilità introdotti nel mini-pacchetto di revisione della Pac pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea a metà maggio.
Per rendere possibile tale operazione, verrà riconosciuta un’ulteriore proroga al prossimo 15 luglio della scadenza del termine di inoltro delle richieste di accesso ai finanziamenti pubblici.
Inoltre, per rendere retroattiva a gennaio 2024 la nuova regola europea che elimina l’obbligo di mantenere in uno stato improduttivo almeno il 4% della superficie a seminativo previsto nell’ambito della condizionalità rafforzata (BCAA 8), il Ministero propone di articolare su 2 livelli la pratica ecologica dove è previsto l’impegno di gestire colture a perdere per favorire gli impollinatori e la biodiversità (Ecoschema 5).
È introdotta una nuova pratica ecologica (livello 1) che consente agli agricoltori di destinare il 4% dei seminativi a superfici non produttive, compresi i terreni lasciati a riposo e/o di creare ex-novo elementi caratteristici del paesaggio (stagni, boschetti, fasce tampone, alberi isolati e in filare, siepi, muretti a secco, ecc.). Una volta che tali elementi sono costituiti, scatta l’obbligo della non eliminazione, così come previsto nelle regole della condizionalità rafforzata (BCAA 8, BCAA 4 e BCAA 5).
Dal 2025 è previsto l’obbligo di utilizzare la semente certificata per ottemperare agli impegni del livello 2 dell’Ecoschema 5 (colture a perdere realizzate sui seminativi o sugli impianti arborei).