Il Ministero dell’agricoltura nei giorni scorsi ha varato misure a favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile nel settore agricolo. Le agevolazioni sono estese, in particolare, a due categorie di beneficiari:
- microimprese e piccole e medie imprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di una intera azienda agricola, esercitante esclusivamente l’attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione e che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda oggetto del subentro, attraverso iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
- microimprese e piccole e medie imprese che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, attive da almeno 2 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Per entrambe le categorie sono richiesti il possesso di determinati requisiti, tra cui l’esercizio esclusivo dell’attività agricola (art. 2135 del Codice civile), l’età dei soggetti amministratori (di entrambe i sessi), che dev’essere compresa tra i 18 e i 41 anni e la sede operativa in Italia.
Gli incentivi previsti includono mutui agevolati a tasso zero della durata massima di 10 anni e un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. I progetti finanziabili, inoltre, non devono superare l’importo di 1.500.000 euro (IVA esclusa).
Le domande per accedere alle agevolazioni devono essere presentate a Ismea e includere informazioni dettagliate sull’impresa, il progetto proposto e le spese previste.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2024
Nuove misure per l’imprenditoria giovane e femminile
di F. Del Vecchio
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