Nel primo trimestre del corrente anno le immatricolazioni delle macchine agricole hanno segnato pesantissime contrazioni.
Bisogna onestamente dire che immaginavamo la tendenza, forse non ci aspettavamo contrazioni così accentuate e per questo i numeri fanno davvero impressione.
Ecco nel dettagli i dati per le cinque categorie di macchine considerate: -25% per i trattori (3.812 unità registrate), – 56,7% per le mietitrebbie (26), -18,4 per le motoagricole (129 unità), -6,1% per i rimorchi (1.801 unità) e -37,2% per i caricatori telescopici (236 unità).
I dati, come sempre sono stati forniti da FederUnacoma, la Federazione nazionale dei costruttori di macchine per l’agricoltura, sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nel comunicato della Federazione si legge che la contrazione della domanda è attribuibile a diversi fattori tra i quali: la contrazione dei redditi agricoli, la stretta monetaria, l’incertezza geopolitica e l’inflazione.
“Nell’attuale congiuntura – sottolinea FederUnacoma in chiusura della sua nota – gli strumenti di incentivazione statale, specie se a programmazione pluriennale, sono più che mai importanti per rilanciare gli acquisti di macchine di nuova generazione, e con esse il processo di digitalizzazione e ammodernamento dell’economia agricola nazionale”.
Nelle prossime edizioni cartacee dei nostri periodici tecnici L’Informatore Agrario e MAD Macchine Agricole Domani pubblicheremo i commenti, all’attuale situazione di mercato, di FederAcma, l’associazione a cui fanno riferimento i concessionari italiani di macchine agricole, di CAI Agromec e Uncai rappresentanti del mondo del contoterzismo agricolo
Marco Limina