Sulla scia della mobilitazione degli agricoltori tedeschi, anche in Italia, in molte città – Frosinone, Latina, Pescara, Bologna, Firenze, Torino, Verona, Milano e tante altre ancora – i trattori agricoli stanno occupando le strade per manifestare il malessere profondo della categoria.
Non si tratta di un unico movimento, ma la ribellione ne accomuna le diverse anime e sono simili anche le principali rivendicazioni, portate in strada con bandiere e cartelli appesi ai trattori.
Gli agricoltori, molti dei quali fanno parte del Comitato degli Agricoltori Traditi (C.R.A.), protestano infatti per la distruzione delle piccole e medie imprese schiacciate dalla burocrazia, per politiche europee lontane dalle esigenze del territorio, per i costi di produzione in continuo aumento a fronte della diminuzione di valore dei prodotti agricoli venduti, per l’imposizione di metodi produttivi che portano alla distruzione delle aziende, ma anche contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi confederazioni agricole.