Un decreto del Ministero dell’agricoltura, già presentato agli operatori economici della filiera ma non ancora approvato, intende autorizzare in Italia il trattamento di dealcolizzazione dei prodotti vitivinicoli, in risposta a una domanda crescente del mercato.
Il provvedimento consente di ridurre parzialmente o quasi totalmente il tenore alcolico dei seguenti prodotti: vini, vini spumanti, vini spumanti di qualità, vini spumanti di qualità di tipo aromatico, vini spumanti gassificati, vini frizzanti e vini frizzanti gassificati. Il trattamento di dealcolizzazione deve essere effettuato sotto la responsabilità di un enologo o di un tecnico qualificato. Oltre al divieto di aumentare il tenore zuccherino del mosto, è previsto l’obbligo di non aggiungere acqua esogena e aromi.
La bozza di provvedimento vieta di sottoporre a processo di dealcolizzazione i vini a denominazione di origine e indicazione geografica. I prodotti ottenuti devono essere etichettati con la dicitura «dealcolizzato» o «parzialmente dealcolizzato», seguita dall’indicazione della categoria di prodotto di cui trattasi.
La prevista disposizione di limitare il trattamento presso gli stabilimenti dotati di licenza di deposito (le poche distillerie autorizzate) è considerata dalle cantine un condizionamento negativo per le loro attività, le quali in questo modo devono affrontare disagi di tipo tecnico, logistico e organizzativo.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2023
Pronto un decreto per produrre vini dealcolati in Italia
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