Le produzioni zootecniche, apistiche, e in seconda battuta le strutture aziendali e le infrastrutture interaziendali danneggiate dall’alluvione del maggio scorso hanno 50 milioni di euro a disposizione per i risarcimenti.
I fondi sono stati stanziati dal Governo tramite il decreto-legge 61, convertito nella legge 100/2023. La Regione Emilia-Romagna ha messo a punto, con propria delibera, la procedura per le spese ammissibili e le richieste di indennizzi.
«Un aiuto importante per le aziende agricole- commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi- ma ancora molto lontano dalla cifra complessiva necessaria per coprire tutti i danni alle imprese colpite dall’alluvione. Chiediamo al Governo di puntare all’obiettivo della ricostruzione totale delle infrastrutture e dell’indennizzo alle produzioni, con risarcimenti al 100%. Ora serve fare presto, liquidare le imprese il prima possibile per sostenere il reddito aziendale e la ripartenza».
In tutto sono 221 milioni di euro i fondi annunciati e a cui si sta lavorando per le imprese agricole dei territori colpiti da alluvioni e frane, a fronte di un danno accertato che si aggira attorno al miliardo di euro. Le domande saranno ammesse secondo un ordine cronologico di presentazione.
Oltre alle perdite delle produzioni apistiche e degli allevamenti zootecnici, i contributi riguarderanno anche i danni alle arnie, agli impianti di protezione come reti antipioggia, antigrandine, antinsetto, ombrai, i danni a tunnel e serre di vario genere, i danni al suolo, ad alberi e produzioni vivaistiche, a macchinari e attrezzature agricole.
Le aziende avranno 45 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale per presentare le domande di indennizzo, tramite perizia asseverata. La procedura è a disposizione sulla piattaforma informatica di Agrea.