Continua il calo delle immatricolazioni di trattori in Italia. L’ultimo dato ufficiale, riferito al periodo gennaio – agosto del corrente anno è impietoso e denuncia una contrazione del 10%. Un dato che fa riflettere se pensiamo che il calo medio a livello europeo, nello stesso arco temporale, è stato del 3%.
I dati sulle immatricolazioni delle macchine agricole in Italia nei primi 8 mesi dell’anno, elaborati e rilasciati come di consueto da FederUnacoma sulla base delle registrazioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, segnalano un calo del 7,5% anche delle immatricolazioni dei rimorchi.
Molto meglio le performance di mietitrebbie +28,5%, trattrici con pianale di carico +24,8 e telescopici saliti dell’11,6%.
“Sull’andamento del mercato nazionale pesano, oltre all’incertezza economica e all’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse -ha sostenuto la presidente di FederUnacoma Maria Teresa Maschio nel suo intervento durante la conferenza stampa di apertura di Agrilevante – anche la riduzione degli incentivi pubblici per l’acquisto delle macchine agricole. Dopo essere stati un fattore trainante negli ultimi anni anche per la presenza simultanea di più incentivi -ha spiegato la presidente- le agevolazioni statali registrano ora un rallentamento a causa dei ritardi legati soprattutto all’applicazione del PNRR e del fondo per l’innovazione varato dal Governo”.
Tutto vero anche se molti osservatori avevano previsto questa fase di assestamento del mercato dopo il boom, favorito dagli incentivi fiscali per l’acquisto di macchine e attrezzature 4.0, che nel 2021 aveva fatto lievitare il mercato del 35,6% con 24.385 trattori immatricolati.
Di tutt’altro genere la musica lo scorso anno con, incentivi ancora in corso ma evidentemente con un mercato ormai quasi saturo e che ha assorbito 20.127 di trattori e segnato un rosso del 17,1%.
Anche il 2023 non è iniziato bene per i trattori: dopo 2 mesi il calo era del 3%, dopo 3 del 5,3%, dopo 6 dell’8,5% per arrivare a fine agosto ad una perdita a 2 cifre del 10%.
Prima dell’estate molti addetti ai lavori davano una chiusura d’anno con un immatricolato compreso tra le 18 e le 20.000 unità; vedremo se le previsioni saranno rispettate
Marco Limina