Gli agricoltori italiani colpiti da emergenze climatiche di tipo catastrofale, come la siccità e l’alluvione, avranno 180 milioni di euro supplementari per indennizzi più generosi rispetto a quelli che sarebbero stati erogati facendo conto solo sul Fondo mutualistico catastrofale della Pac 2023-2027, pari a 350 milioni di euro, e quelli disponibili nel fondo di solidarietà nazionale (decreto legislativo n. 102/2004).
Le gravi emergenze climatiche di quest’anno hanno spinto il Governo a intervenire con misure urgenti, ad esempio il supplemento di 50 milioni di euro disposto nell’ambito del «decreto alluvione» per indennizzare i danni alle produzioni vegetali nelle regioni interessate, tramite il fondo mutualistico catastrofale nazionale (Agricat).
Pertanto, la dotazione complessiva per i danni alle produzioni agricole arrecati da fenomeni avversi estremi, nel corso del 2023, ammonta a 580 milioni di euro, cui si aggiungono le risorse del fondo di solidarietà nazionale.
Poiché le erogazioni a favore dei beneficiari devono essere eseguite entro il 31 gennaio prossimo, il Ministero ha deciso di utilizzare le dichiarazioni dei danni già raccolte dalle regioni per quanto riguarda la siccità, mentre in relazione all’impatto dell’alluvione ci sarà un’integrazione dei risarcimenti per i quali è stata presentata la domanda con il fondo Agricat.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 32/2023
Danni catastrofali, disponibili nuove risorse per 180 milioni di euro
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