Si è riunita il 26 settembre al Ministero dell’agricoltura, alla presenza del sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra, la Commissione sperimentale nazionale grano duro, alla quale hanno partecipato le rappresentanze degli agricoltori e dell’industria di trasformazione. L’obiettivo dell’incontro è aiutare il comparto a uscire dalla profonda crisi attuale. La Commissione rappresenta uno strumento necessario per la determinazione del prezzo del grano duro e sarà operativa già da metà ottobre.
«La riattivazione della Commissione unica nazionale del grano duro (Cun), strategica per assicurare più trasparenza sul mercato, è un’ottima notizia» ha commentato Cia-Agricoltori italiani.
«È una svolta importante -sottolinea Coldiretti – in una situazione in cui i prezzi sono crollati del 60% su valori al di sotto dei costi di produzione, che mettono a rischio il futuro di decine di migliaia di aziende agricole e della coltivazione lungo la Penisola».
Sono quasi 100.000 le tonnellate di grano – denuncia Coldiretti Puglia – provenienti principalmente da Turchia, Russia, Ucraina e Canada, con navi attraccate, in rada e in arrivo al porto di Bari, anche triangolate da Gibilterra.. L’Organizzazione pugliese chiede controlli più stringenti sui carichi di grano arrivati e in arrivo a Bari, visto l’aumento delle importazioni dall’estero.