Vendemmia 2023: previsti solo 44 milioni di ettolitri

La vendemmia quest’anno è stimata in deciso calo, poco al di sotto dei 44 milioni di ettolitri, con una riduzione media cioè del 12% rispetto ai 50 milioni dello scorso anno. I dati sono stati elaborati da Ismea, Assoenologi e Unione italiana vini con la collaborazione dell’ufficio vino del Masaf e delle Regioni.
Un andamento meteo poco favorevole alla coltivazione della vite, con precipitazioni copiose e continue nella tarda primavera-inizio estate, ha creato condizioni favorevoli all’insorgere delle malattie nei vigneti e soprattutto della peronospora.

Il quadro che esce dalle previsioni vendemmiali dipinge un’Italia sostanzialmente divisa in due. Da una parte un Nord che «resiste» abbastanza bene e sembra confermare i livelli produttivi dello scorso anno, mentre dal Centro fino al Sud e alle Isole le riduzioni produttive si fanno molto pesanti.

Nel Nord-Ovest si assiste all’importante ripresa della Lombardia, che lo scorso anno era stata particolarmente segnata dalla siccità, seguita da quella più moderata di Liguria e Valle d’Aosta con una sostanziale tenuta del Piemonte. Il Nord-Est è trainato dal Veneto, nonostante tutto stimato con un’ulteriore lieve crescita rispetto allo scorso anno, grazie anche all’entrata in produzione dei nuovi impianti. Il Trentino-Alto Adige non si discosta di molto dai livelli dello scorso anno, mentre perdono qualche punto percentuale Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Più omogenea la situazione al Centro-Sud, caratterizzata da flessioni che vanno dal 20 fino al 45%.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 29/2023
Vendemmia 2023 in deciso calo
di T. Sarnari
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