Fallito il primo attacco alla legge sul ripristino della natura: il Parlamento europeo, sia pure di stretta misura (312 voti a favore, 324 contro e 12 astenuti), ha bocciato la richiesta di rigetto della legge presentato dalla Commissione, la cosiddetta Restoration Natura Law.
La mozione per rigettare l’intera proposta della Commissione europea era stata avanzata dal Partito popolare europeo e dagli altri gruppi della destra all’Europarlamento.
Dopo la bocciatura del rigetto in blocco della proposta, il Parlamento di Strasburgo ha cominciato ad esaminare gli emendamenti – circa 140 – presentati al testo. Tra questi figurano gli emendamenti di Renew che puntano al compromesso riportando di fatto la proposta della Commissione al testo, più morbido, approvato dal Consiglio Ue lo scorso giugno.
«È stato un voto cruciale per il futuro del Green Deal e per gli obiettivi di neutralità climatica» ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, dopo il voto dell’Aula. «Loro – ha detto riferendosi a parte del Ppe e dei gruppi di destra – avevano un posizione diversa dalla nostra ma la nostra ha prevalso. Ora torniamo a negoziare un testo che possa essere soddisfacente anche per il Ppe, io offro la massima apertura a negoziare ma sui contenuti» ha aggiunto Timmermans. «Quando parliamo del Green Deal però ora pensiamo alla prossima generazione e non alle prossime elezioni» ha concluso il commissario.