Attesa per il voto a Strasburgo sul ripristino della natura

Europarlamento

Da un lato gli agricoltori guidati dalla Copa-Cogeca, l’associazione che riunisce le organizzazioni agricole europee, dall’altro gli ambientalisti, in attesa dell’arrivo di Greta Thunberg. All’Eurocamera va così in scena una doppia manifestazione in vista del dibattito sulla contestatissima legge per il ripristino della natura (Restoration law), il cui voto è previsto mercoledì alla Plenaria.

Ad arrivare per primi sono stati gli agricoltori, il cui flash mob contro la legge sulla natura era stato annunciato già nei scorsi scorsi. Ma, ad unirsi a sorpresa alla protesta è stato anche il capogruppo e presidente del Ppe Manfred Weber, che da settimane motiva la sua contrarietà al provvedimento al voto al Pe proprio con l’obiettivo della tutela degli agricoltori.

A pochi metri dal presidio anti-Restoration law ci sono invece gli ambientalisti chiamati a raccolta da Greta Thunberg. L

Sulla questione c’è da registrare la decisa dichiarazione del commissario Ue all’Ambiente, Virginijus Sinkevičius: «La legislazione non è una minaccia per gli agricoltori: è molto difficile per me capire queste argomentazioni perché la realtà racconta una storia diversa, ovvero che i cambiamenti climatici, e non l’Ue, stanno danneggiando i raccolti degli agricoltori».

«Si può sicuramente respingere la bozza di proposta, ma non si può respingere il degrado della natura», ha sostenuto Sinkevičius. «Visto che la situazione sta peggiorando, dovremo inevitabilmente tornare su queste questioni in futuro» ha aggiunto il commissario.
Soffermandosi sulle posizioni critiche del Ppe e di Manfred Weber, Sinkevivius ha ricordato che il leader dei Popolari non sembrava avere problemi con il provvedimento fino «a non molto fa». Il cambio di idea «è stato influenzato da certe elezioni o da altre ragioni, è difficile per me dirlo» ha spiegato.