La scorretta gestione e applicazione degli effluenti zootecnici incide sulla contaminazione dei corpi idrici da nitrati, responsabili dell’eutrofizzazione delle acque sia di falda sia superficiali. Con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento sia atmosferico sia idrico, l’Unione europea ha normato e limitato l’utilizzo dei reflui zootecnici a partire dagli anni 90 tramite la direttiva nitrati (91/676/Cee), che ridefinisce criteri e tecniche per l’uso agronomico degli effluenti di allevamento e del digestato, mentre con la direttiva 2016/2284 , di recente introduzione, l’UE ha aggiornato i limiti emissivi nazionali per i principali gas serra e inquinanti
Il protossido d’azoto e il metano sono gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP), con un effetto climalterante rispettivamente di 265 e 28 volte maggiore alla CO2. Questi due gas rappresentano la quasi totalità delle emissioni di gas serra emesse dal comparto agricolo.
La zootecnia risulta essere l’attività predominante nell’emissione di metano e protossido d’azoto, con differenze sostanziali in base alla tipologia di allevamento.
Gli effluenti zootecnici e le emissioni di ammoniaca
L’ammoniaca, pur non essendo strettamente un gas a effetto serra, è responsabile della formazione delle piogge acide, dell’eutrofizzazione, della perdita di biodiversità ed è il precursore del particolato atmosferico (PM2,5 e PM10), inoltre, una volta al suolo, promuove la formazione del protossido d’azoto.
Come detto, a scala nazionale, l’attività agricola è responsabile di quasi la totalità delle emissioni ammoniacali e, nello specifico, quasi l’80% dell’ammoniaca agricola è dovuta agli allevamenti.
La sola gestione dei reflui zootecnici (stoccaggio e spandimento) contribuisce per quasi il 50% delle emissioni di ammoniaca.
Risulta quindi necessario continuare a migliorare i metodi di gestione degli effluenti zootecnici su tutta la filiera, a partire dalla stabulazione degli animali fino alle operazioni di spandimento in campo.
Tratto dall’articolo pubblicato su Stalle da Latte n. 3/2023
La gestione e l’impatto degli effluenti dipendono dalla filiera d’origine
di F. Caluori, D. Assandri, N. Pampuro
Per leggere l’articolo completo abbonati a Stalle da Latte