Gli allevamenti da più di 300 vacche da latte dovrebbero essere assoggettati alle nuove regole Ue per ridurre le emissioni inquinanti degli impianti industriali. Lo chiedono gli eurodeputati della commissione Ambiente dell’Europarlamento, che hanno approvato la loro posizione sulla direttiva emissioni.
Secondo gli eurodeputati gli allevamenti estensivi devono essere esclusi, mentre vanno compresi nella direttiva quelli da oltre 650 suini, più di 14.000 galline ovaiole e oltre 28.000 polli da carne.
Il voto in plenaria è previsto nelle prossime settimane, con tutta probabilità in luglio. Quello sull’inclusione degli allevamenti bovini, e degli allevamenti in generale, è stato uno dei punti più combattuti del dossier.
«I maxi allevamenti intensivi sono attività inquinanti e devono essere trattati come tali» afferma Greenpeace Italia. «Concentrare un numero elevato di animali in spazi angusti è la ricetta perfetta per inquinare aria, acqua e suolo e alimentare i cambiamenti climatici. Le aziende agricole che lavorano in sicurezza entro i limiti naturali del Pianeta devono essere sostenute, mentre le fabbriche di carne inquinanti vanno consegnate alla storia».