«Non vedo come sia possibile ipotizzare che il legislatore europeo autorizzi il consumo umano di carni prodotte in laboratorio, che necessitano di ormoni per la loro produzione». Così l’eurodeputato Paolo De Castro (Pd) ha risposto all’Ansa sul tema della «carne coltivata» in laboratorio.
Questo tipo di prodotto, sulla cui commercializzazione l’Italia ha recentemente chiesto il divieto, «è realizzato attraverso la proliferazione e trasformazione di cellule prelevate dall’animale» spiega De Castro, un processo che «ha bisogno di un mezzo di coltura che fornisce nutrienti, ormoni e altri fattori di crescita necessari per la proliferazione e differenziazione delle cellule». E in Europa, puntualizza De Castro, «l’uso di ormoni è vietato per la produzione di carne, come insegna la disputa commerciale con gli Usa» proprio sulle carni agli ormoni, durata 30 anni.
«Per questo motivo – conclude l’eurodeputato – non vedo come sia possibile ipotizzare che il legislatore europeo autorizzi il consumo umano di carni prodotte in laboratorio».