Novità in vista per l’etichettatura degli alimenti

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Una nuova informazione in etichetta per allungare la vita degli alimenti riducendo così lo spreco. La Commissione europea lancia la proposta di aggiungere alla classica dicitura «Da consumarsi preferibilmente entro il...» e la data, anche il nuovo avviso «Spesso buono oltre... Una modifica della scadenza che è contenuta finora in una bozza di atto delegato sul quale Bruxelles è da tempo al lavoro e si confronta ora con gli Stati membri.

L’aggiunta, è la tesi dell’esecutivo comunitario, è opportuna per ridurre lo spreco dai numeri esorbitanti: 57 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari (127 chili per abitante) vengono prodotti nell’Ue ogni anno, con un costo a carico dei Ventisette di circa 130 miliardi di euro. L’intervento sulla data di scadenza era già stato annunciato da Bruxelles nel 2020 con la sua strategia Farm to Fork: l’introduzione della nuova dicitura è ora considerata necessaria perché, viene spiegato nel documento, consente «una migliore comprensione della data di scadenza».

La misura potrebbe avere ripercussioni anche sul dibattuto Nutriscore: prevista inizialmente in un pacchetto unico insieme proprio all’etichetta nutrizionale, all’obbligo di origine e a nuove indicazioni sugli alcolici, con un percorso a sé la dicitura apre infatti nuovi scenari. Lo scorporo della data di scadenza «vuol dire che al momento non c’è nessuna intenzione di modificare il pacchetto delle informazioni ai consumatori, come l’etichettatura nutrizionale fronte-pacco e gli avvertimenti salutistici sugli alimenti. In questa legislatura molto difficilmente ne discuteremo» ha spiegato l’eurodeputato Paolo De Castro (Pd), intervenendo alla convention annuale dell’Associazione europea dell’industria lattiero-casearia.

Da Coldiretti è poi subito arrivata una valutazione positiva del possibile stop al Nutriscore con la discussione sulle nuove indicazioni in etichetta relative alle date di scadenza dei cibi, «per le quali è invece importante mantenere in modo chiaro la dicitura ‘consumare preferibilmente entro’ per dare al consumatore un limite temporale di garanzia sul mantenimento delle caratteristiche di qualità di ciò che porta in tavola».