Con l’approvazione del piano strategico della Pac (PSP) Italiano di novembre 2022, dal 1° gennaio 2023 è entrata in esercizio la nuova Pac, che copre il periodo 2023-2027. La nuova riforma ristruttura l’architettura della principale politica del settore, con riferimento sia al Primo pilastro (pagamenti diretti) che al Secondo pilastro (Programma di Sviluppo Rurale).
Nell’ambito dei pagamenti diretti è stata dedicata particolare attenzione alla soia; nella nuova architettura verde della Pac vengono introdotti 5 eco-schemi; si tratta di pagamenti che incentivano pratiche che hanno un effetto ambientale positivo.
L’eco schema n. 4 riconosce un pagamento per l’introduzione in un avvicendamento almeno biennale di colture miglioratrici (leguminose) proteiche o oleaginose, nonché da rinnovo, con l’impegno alla gestione dei residui in un’ottica di carbon sink.
Tale strumento è stato introdotto perché l’avvicendamento colturale rappresenta una strategia fondamentale per preservare la fertilità e la biodiversità dei suoli e per ridurre lo sviluppo di infestanti e l’insorgenza dei patogeni, salvaguardando/migliorando la qualità delle produzioni.
La soia è stata classificata come coltura da rinnovo e, quindi, se inserita nell’avvicendamento dà diritto a ricevere un sostegno (stimato in 110 euro/ha). Per ottenere il pagamento la soia deve essere gestita con la tecnica della difesa integrata o biologica e i residui non possono essere asportati dall’appezzamento (carbon sink).
Parallelamente, sempre nell’ambito del Secondo pilastro, la soia ha diritto di ricevere un pagamento accoppiato alla produzione (con un importo stimato di 136 euro/ha). Si tratta di un sostegno che era presente anche nella precedente programmazione ma in questo caso c’è una novità importante da attenzionare: mentre in precedenza il pagamento veniva erogato in misura piena solo per i primi 10 ettari di soia e ridotto del 90% oltre tale soglia, nel nuovo ciclo di programmazione il pagamento verrà erogato per intero con riferimento a tutta la superficie richiesta a contributo.
Un’altra novità riguarda il requisito della semente certificata a partire dal 2024 per beneficiare del pagamento (le semine 2023 sono in deroga da questo requisito).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 9/2023
Buone prospettive per la soia tra mercato e nuova Pac
di G. Chiodini
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