Nel 2022, le esportazioni complessive di formaggi italiani hanno superato 550.000 tonnellate (+6%), per un fatturato vicino a 4,2 miliardi di euro (+19%).
«Un ottimo risultato – ha commentato il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti – addirittura superiore al record del 2021, raggiunto peraltro in un contesto incredibilmente sfavorevole che ha coinvolto produttori e consumatori».
I volumi venduti mostrano un trend in costante crescita verso molti Paesi, sia europei sia extra europei. La Spagna (+19%) è diventata il terzo mercato in area UE, ma anche Francia (+12%), Olanda (+14%), Polonia (+17%) hanno registrato aumenti significativi. In area extra-UE, invece, volumi da primato e tassi di incremento tra il 20 e il 30% hanno caratterizzato le vendite in Canada, Giappone, Cina e Arabia Saudita.
«Il successo dell’export – ha aggiunto Zanetti – deve molto anche agli accordi commerciali dell’UE con i Paesi extra-UE, che prevedono il riconoscimento delle indicazioni geografiche, i contingenti tariffari e la rimozione delle barriere daziarie e non daziare. Il riconoscimento delle indicazioni geografiche, d’altra parte, è oramai la conditio sine qua non che la Commissione europea pone per la stipula di qualsiasi negoziato».