Le cantine interessate ad accedere ai contributi pubblici destinati agli investimenti per la campagna vitivinicola 2023-2024 devono presentare la domanda entro il 31 luglio prossimo, secondo le indicazioni che saranno fornite dagli organismi pagatori di competenza, i quali hanno la facoltà di anticipare tale data, ma comunque garantendo che ci sia l’apertura dei sistemi informativi per almeno 2 mesi di anticipo rispetto al termine ultimo di inoltro delle istanze.
L’intervento degli investimenti, che può contare su una dotazione di 57,7 milioni di euro all’anno, finanzia operazioni di tipo materiale e/o immateriale realizzate negli impianti di trattamento, nelle infrastrutture vinicole e negli strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale delle imprese, la competitività, l’efficienza globale, nonché consentire risparmi energetici e trattamenti sostenibili.
Beneficiano degli aiuti le aziende che producono mosto e vino ottenuti dalla trasformazione di uve fresche di provenienza aziendale o acquistate sul mercato. Sono ammesse alle agevolazioni anche le imprese che eseguono l’elaborazione, l’affinamento e/o il confezionamento del vino, conferito o acquistato sul mercato e quelle che producono vino attraverso la lavorazione delle proprie uve da parte di terzi vinificatori. Sono considerati beneficiari anche le organizzazioni interprofessionali e i consorzi di tutela riconosciuti.
Sono ammissibili al sostegno, che copre fino al 40% della spesa effettivamente sostenuta nel caso di micro, piccole e medie imprese, i costi per la costruzione, l’acquisizione, il leasing o il miglioramento dei beni immobili; l’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari e attrezzature; le spese generali, comprensive degli onorari per i professionisti; l’acquisizione di programmi informatici, brevetti, licenze e registrazione di marchi collettivi.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 7/2023
Investimenti in cantina: ecco come avere gli aiuti
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