Le associazioni più rappresentative degli agricoltori Ue, Copa e Cogeca, «accolgono con favore» la recente sentenza della Corte di giustizia europea che ha precisato i criteri con cui un organismo prodotto con biotecnologie può o meno essere considerato un ogm secondo la normativa Ue del 2001.
«Se il genoma di una specie vivente viene modificato senza l’aggiunta di Dna estraneo esso non è soggetto alla direttiva ogm dell’Ue» si legge in una nota delle due associazioni. Nella stessa direzione potrebbe andare la Commissione europea, che sta preparando una proposta legislativa su due di queste nuove tecniche, genome editing e cisgenesi.
«L’agricoltura europea deve poter accedere ai vantaggi dell’innovazione per essere più sostenibile e raggiungere gli obiettivi fissati nel Green Deal europeo – prosegue la nota di Copa e Cogeca -. I selezionatori di piante dovrebbero essere liberi di prendere in considerazione alcune tecniche di mutagenesi nei loro programmi di miglioramento genetico, riducendo di circa 10 anni il tempo di commercializzazione di nuove varietà».