Cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale e convivenza tra aree urbane e rurali

Proteggere la biodiversità, ma anche contrastare i cambiamenti climatici, compensare le emissioni di CO2 con la piantumazione di alberi. Sono queste le nuove battaglie che vedono Arsial in prima linea. Lo ha sottolineato il suo presidente Mario Ciarla, nell’intervista a L’Informatore Agrario.

Ciarla, sul fronte dei cambiamenti climatici, ha ricordato che occorre intervenire per fronteggiare la carenza idrica e gli incendi, fenomeni acuiti dalla siccità.

Arsial poi è direttamente coinvolta in diversi progetti e programmi di vivaismo forestale, per la produzione di alberi certificati per la riforestazione urbana e per il ripristino delle aree protette.

«Per quanto riguarda il vivaismo forestale – ha detto Ciarla – stiamo lavorando alacremente nelle aziende sperimentali di Arsial, quella di Cerveteri e poi pure quella di Caprarola».

L’attività di vivaismo forestale di Arsial, si inquadra in un quadro di attività regionali più composito, che comprende anche il “Progetto Oxygen” della Regione Lazio e quello capitolino di “Forest for Rome”. A proposito di Roma, nell’intervista Ciarla ha anche ricordato come l’Urbe sia il più grande comune agricolo d’Europa e necessiti di politiche adeguate sul fronte agroalimentare, come ha posto in evidenza la Conferenza agricola dell’Urbe, promossa di recente.

Ciarla, in particolare, ha fatto presente come Milano, a seguito di Expo 2015 sia stata la prima città italiana a dotarsi della food policy (la politica alimentare della città, come strumento di supporto al governo della metropoli). Un progetto che potrebbe essere attivato anche a Roma, con una sinergia di azioni turistiche e agroalimentari. Vedendo il cibo e l’offerta gastronomica, come attrattiva anche turistica, «che spinge a venire a visitare Roma ed a tornarci».