Dal prossimo anno agricoltori e allevatori inadempienti nell’applicazione delle leggi europee e nazionali in materia di lavoro, oltre alle penali previste dalle specifiche norme relative al diritto dei lavoratori, saranno soggetti a sanzioni amministrative sotto forma di riduzione dei pagamenti della Pac.
È questa la cosiddetta «condizionalità sociale» di cui da tempo si parla, introdotta con la Pac 2023-2027, che prevede l’istituzione di un sistema di controllo da parte di Agea Coordinamento e degli organismi pagatori.
In pratica, quando organismi come l’Ispettorato nazionale del lavoro, i Vigili del fuoco, il Ministero della salute e le Regioni attraverso le aziende sanitarie locali (Asl) rileveranno violazioni della normativa sul lavoro, la sicurezza e la salute dei lavoratori da parte delle imprese agricole, trasmetteranno le informazioni ad Agea Coordinamento che, a sua volta, procederà a informare gli organismi pagatori competenti, affinché provvedano alla riduzione dei pagamenti diretti e dei premi a superficie ed a capo di bestiame legati agli interventi del Secondo pilastro della Pac.
Le riduzioni dei pagamenti saranno applicate non appena gli organismi pagatori riceveranno la comunicazione dell’accertamento in via definitiva della violazione da parte delle imprese agricole.
Le sanzioni scatteranno qualora l’inosservanza sia imputabile ad atti od omissioni direttamente attribuibili al beneficiario, risulti connessa all’attività agricola e riguardi l’azienda in conduzione. L’entità della sanzione potrà arrivare fino all’esclusione dell’importo totale dei pagamenti da corrispondere per l’anno civile in cui è stata accertata l’inosservanza.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 39/2022
Lavoro agricolo: dal 2023 tagli agli aiuti Pac se si violano le norme
di E. Comegna
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