La 45ª edizione di Eima International, la rassegna internazionale della meccanica agraria, apre i battenti oggi nel quartiere fieristico di Bologna e si chiuderà domenica 13 novembre prossimo.
Saranno cinque giornate che si annunciano ricche di elementi di interesse per tutta la filiera agromeccanica, in cerca di stabilità e un orizzonte chiaro verso cui veleggiare dopo lo stress patito negli ultimi anni e che rende ancora turbolento il viaggio.
Sembra passato un secolo; l’ultima rassegna novembrina di Eima International si è svolta nel 2018, in mezzo abbiamo affrontato una pandemia ed è scoppiata una guerra vicino a noi; fatti gravissimi che però non hanno impedito a FederUnacoma di organizzare e portare a termine un’edizione digitale del salone a novembre 2020 e un’altra, in presenza, a ottobre dello scorso anno.
Digerendo anche qualche boccone amaro, con un’esperienza di fiera digitale da rivedere e lo sgambetto dei parigini, il team di FederUnacoma ha avuto il merito di non interrompere mai il canale di comunicazione con i propri espositori e visitatori, mantenendo nel contempo viva l’interlocuzione con le istituzioni e i vari governi che si sono succeduti in questi anni; un lavoro complicato ma che ne ha messo in luce la preparazione e la tenacia.
Ora è arrivato il momento di raccogliere i frutti di tanto impegno e di verificare quanto questi sforzi abbiano aumentato la già forte penetrazione del brand Eima International tra gli operatori del settore.
Come tradizione la rassegna è iniziata con la conferenza stampa della vigilia durante la quale si sono tenute le relazioni di Alessandro Malavolti, alla sua ultima Eima International nel ruolo di presidente di FederUnacoma, che ha disegnato lo scenario mondiale del mercato delle macchine agricole e della direttrice generale Simona Rapastella che ha concentrato il suo intervento sull’organizzazione e sulle novità della manifestazione.
All’evento è intervenuto anche il presidente di BolognaFiere Gianpiero Calzolari che ha sottolineato l’impegno dell’ente a continuare nell’attività di ammodernamento del quartiere fieristico, con l’obiettivo di fornire servizi sempre più di qualità e in sintonia con lo sviluppo tecnologico delle proposte fieristiche.
Il ministro in visita venerdì 11
Durante la conferenza stampa la direttrice generale Rapastella ha annunciato che il neo ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare e forestale Francesco Lollobrigida visiterà la manifestazione nella mattinata di venerdì 11 novembre.
I numeri di questa edizione
Il 2022 sana il ritorno della manifestazione a livelli pre-pandemici con 1.500 case costruttrici presenti, 480 delle quali provenienti dall’estero in rappresentanza di 40 Paesi e con visitatori attesi da ben 160 Nazioni.
Saranno 128.000 i metri quadrati occupati dagli stand espositivi e come sempre la rassegna ricalca la felice formula della suddivisione nei cinque saloni tematici che sono: Eima Components, Eima Idrotech, Eima Green, Eima Digital ed Eima Energy.
Ricca, come sempre anche l’offerta convegnistica con 75 eventi per approfondire le tematica strategiche e attuali dell’intera filiera agromeccanica.
Uno sguardo al mercato
L’analisi del mercato mondiale delle macchine agricole non poteva che partire dal 2020, anno funestato dalla pandemia, con il blocco forzato delle attività produttive e il rallentamento dell’intero sistema del commercio, dei trasporti e della logistica il mercato mondiale delle trattrici ha mostrato una buona tenuta con un incremento del 7,7% e 2,2 milioni di trattori di nuova immatricolazione.
Il 2021 ha visto forti crescite del 10% negli Stati Uniti, del 13% in India e del 16,6% in Europa e un mercato dei trattori che complessivamente è cresciuto di circa il 13%.
Il 2022 si è aperto con gli strascichi lasciati dalla pandemia, dalla guerra tra Russia e Ucraina, dall’impressionante crescita dell’inflazione, dai costi dell’energia a livelli impensabili e dalla cronica difficoltà nel reperimento delle materie prime, soprattutto ferrose e plastiche e di componentistica in particolare quella elettronica.
Nonostante queste premesse i dati delle immatricolazioni dei trattori, nei primi 9 mesi, mostrano cali abbastanza contenuti come ad esempio in India a fronte di 665 mila unità registrate il calo è stato di appena il -2,3%. Negli Stati Uniti la contrazione è stata invece del 14,3% sul 2021 con circa 210.000 unità registrate ma con un volume di vendite superiore rispetto al periodo pre-Covid.
In Europa si registra un -7,6% con la Germania che cede il 7,4% e immatricola 23.400 trattori, e la Francia che perde un 4,5% con l’immatricolazione di 23.500 unità, in entrambi i casi si tratta di dati superiori in volume al periodo pre-Covid.
Le immatricolazioni in Italia nei primi 10 mesi
I dati delle immatricolazioni in Italia, riferiti ai primi 10 mesi dell’anno vedono un calo, atteso, su tutte le categorie considerate da FederUnacoma. Tuttavia, secondo i dati del Ministero dei Trasporti, elaborati da FederUnacoma, i livelli di vendita si mantengono superiori rispetto alla media degli anni precedenti e questo significa che la domanda di meccanizzazione è ancora forte.
I trattori registrati tra gennaio e ottobre sono stati 17.256 in calo del 15,3%, mentre le mietitrebbie hanno registrato una contrazione dell’11,6% con 335 unità immatricolate; 441 le motoagricole immatricolate per una calo del 18,5%; i rimorchi si sono fermati a 7.340 unità vendute con una perdita dell’11%. In calo del 24% anche i telescopici con le registrazione ferme a 964 unità.
Tutti gli altri dati di mercato e le informazioni sull’andamento delle nostre esportazioni saranno pubblicati nei reportage che pubblicheremo a breve su L’Informatore Agrario e su MAD – Macchine Agricole Domani.
Marco Limina