Rispetto ai primi nove mesi del 2021 il Parmigiano Reggiano ha registrato, nello stesso periodo di quest’anno, un incremento delle vendite totali pari al 2,9%, con un aumento dei volumi commercializzati anche nei mercati internazionali, che crescono dell’1,3%. Il dato favorevole è emerso nel corso della recente assemblea dei soci del Consorzio di tutela del celebre formaggio.
Segno positivo anche per le vendite nel mercato italiano con +4,4%, grazie alla ripresa del canale della ristorazione e delle vendite dirette, che sono aumentate del 4%.
Le aziende del Consorzio Parmigiano Reggiano hanno quindi reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa dell’Ucraina, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati.
Guardando all’export, primo nello sviluppo risulta il mercato spagnolo (+12,4%), ma vanno bene anche le vendite negli Stati Uniti, primo mercato estero per la dop Parmigiano Reggiano (+8,2%) e in Francia (+7,2%). Buoni i risultati anche Oltreoceano, con il Giappone che cresce del 51% e l’Australia che segna un +12,7%.
«Nonostante i risultati positivi – ha commentato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio di tutela – siamo preoccupati dalla situazione economica italiana e dalle difficoltà che stanno affrontando le famiglie per l’aumento dei prezzi e per il caro energia. Per questo motivo, il Consorzio ha adottato un pacchetto di azioni straordinarie per un importo pari a 850.000 euro: si tratta di attività promozionali in collaborazione con le più importanti insegne della Gdo mirate a sostenere la domanda in un periodo di grande incertezza che potrebbe portare a una contrazione dei consumi del nostro prodotto».