Nonostante il momento difficile dovuto prima alla pandemia e ora alla guerra in Ucraina, la cooperazione veneta del comparto del latte si mostra tutto sommato in salute. È quanto emerge da un nuovo report di Veneto Agricoltura che prende in esame l’andamento del settore lattiero-caseario nell’ultimo quinquennio.
Più in dettaglio, il prezzo medio del latte alla stalla liquidato dalle cooperative venete ai soci conferitori negli ultimi cinque anni (2017-2021) è cresciuto costantemente fino a raggiungere, nel 2021, un valore medio di 51,53 euro/100 L, segnando un +2,8% rispetto ai 50,12 euro/100 L del 2020, con un range di prezzo che ha oscillato da un massimo di 65 euro/100 L a un minimo di 43.
Si tratta di un valore decisamente superiore al prezzo di mercato, visto che la quotazione media annua a livello regionale rilevata da Ismea nel 2021 è stata di 40,63 euro/100 L (comprensiva di Iva e premi). In pratica, le cooperative venete hanno liquidato il latte conferito dai soci a un prezzo più alto di circa il 25% rispetto al mercato.
Il latte veneto di qualità viene destinato non solo alla produzione di formaggi dop, ma anche ad altre tipologie di prodotto che consentono a caseifici e latterie di affrontare con più forza la competizione dei mercati.