La Regione Lombardia ha avviato le procedure per modificare il Psr 2014-2020 e attivare una misura specifica, con una previsione di spesa di 17,4 milioni di euro, volta a fornire un sostegno temporaneo eccezionale al settore suinicolo e a quello del bovino da latte della montagna ora in condizioni di particolare difficoltà a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, dei concimi e dei mangimi.
«Metteremo in campo – ha detto l’assessore all’agricoltura, Fabio Rolfi – le stesse modalità di intervento fatte ai tempi del Covid, cioè liquidità immediata a burocrazia zero. Tutto ciò per far respirare le imprese. Abbiamo l’obiettivo infatti di aprire il bando già nelle prossime settimane».
Per le aziende di latte situate in montagna il contributo previsto è di 5.000 euro (fino a 30 UBA allevati) o 10.000 euro (oltre i 30 UBA).
La scelta di concentrare l’intervento sull’allevamento bovino da latte nell’ambito montano è motivata dal fatto che in questo contesto le aziende hanno una minore redditività. Il rapporto reddito netto/ricavi nella montagna alpina è infatti sceso al 16,9%. I costi espliciti, tra i quali gli alimenti acquistati, hanno poi una più alta incidenza sui ricavi pari all’83,1% nel 2021. A causa della siccità sono aumentati anche le difficoltà di reperimento di foraggi e mangimi e i costi di trasporto.