A Roma, a Villa Miani, si è svolta nei giorni scorsi la 102ª assemblea di Confagricoltura «Coltiviamo certezze». Le crisi bellica, politica, economica, climatica, che si susseguono e si sovrappongono – è stato osservato – acuiscono l’instabilità, laddove il mondo produttivo ha bisogno di stabilità e certezze.
«Siamo al centro della “tempesta perfetta” – ha rimarcato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Certo la guerra ha acuito i problemi della sicurezza alimentare e dell’emergenza climatica, ma le difficoltà attuali vengono da lontano. Vengono da una Pac che, negli ultimi 40 anni, non ha differenziato gli interventi di politica economica da quelli di politica sociale».
Al dibattito con il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, sono intervenuti anche il presidente della Commissione affari costituzionali (Afco) del Parlamento europeo Antonio Tajani, il vicedirettore generale della Fao, Maurizio Martina, il direttore del Dipartimento di economia e statistica della Banca d’Italia, Francesco Zollino e il presidente dell’Istituto Affari Internazionali, Ferdinando Nelli Feroci.
Alla conclusione dei lavori Giansanti ha rivolto un appello al Governo: «Coinvolgendo tutta la filiera – ha detto – va definito un modello agroalimentare che divenga la posizione italiana da valorizzare nei consessi internazionali».