Polizze parametriche, una sperimentazione di successo

Le caratteristiche del territorio italiano lo rendono soggetto a elevati rischi ambientali. Negli ultimi anni, il cambiamento climatico ha aggravato il profilo di rischio del settore agricolo causando rilevanti perdite economiche e una discontinuità delle produzioni nella filiera agroalimentare.
Per arginare gli effetti delle avversità catastrofali la prima difesa è rappresentata dalla prevenzione dei danni da eventi avversi e dal conseguente contenimento ex-post dei relativi impatti.

Il Mipaaf, anche grazie alla Misura 17 del Programma di sviluppo rurale nazionale (Psrn), cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), nel corso degli anni ha fornito un notevole supporto alla crescita della cultura delle aziende agricole orientata alla gestione dei rischi. Ciò è avvenuto attraverso lo sviluppo di una specifica normativa, contenuta nel Piano annuale per la gestione dei rischi in agricoltura (Pgra), che prevede gli strumenti, di tipo assicurativo e mutualistico, utili ai fini del trasferimento dei rischi agricoli a soggetti professionali. In questo contesto, per una più ampia diffusione di tali strumenti, per potenziarne l’efficacia, nel pieno rispetto del principio dell’efficienza della spesa pubblica, è stata programmata la sperimentazione di nuovi prodotti.

Tra le sperimentazioni in corso quella sulle polizze parametriche (index based) ne sta confermando l’efficacia su diverse tipologie di colture (foraggere, cereali e produzioni arboree, come vite, olivo, ecc.), per danni da eventi atmosferici oppure biotici, nonché su diversi territori nazionali del Nord, Centro e del Sud.

Le polizze index agevolate prevedono delle garanzie per i rischi legati a un andamento climatico avverso e alle fitopatie, le cui caratteristiche, ai fini della contribuzione pubblica, sono disciplinate nel dettaglio (definizioni, produzioni, rischi e garanzie assicurabili, requisiti delle polizze sperimentali index based, ecc.) dal Pgra 2022. Il danno alle colture è strettamente correlato all’andamento climatico avverso e/o alla predisposizione dell’ambiente alle infezioni. Il valore del danno scaturisce dall’applicazione di una metodologia predefinita e trasparente basata su un calcolo che prevede lo scostamento positivo o negativo rispetto a un determinato indice meteorologico o biologico. La polizza indennizza anche un impegno straordinario da parte dell’agricoltore nella gestione della malattia da fitopatia.

La sperimentazione riguarda anche polizze parametriche digitali e quelle agevolate da contribuzione pubblica per i rischi agricoli. Tale sperimentazione prevede anche la sottoscrizione di polizze tramite smart contract, gestite all’interno di una blockchain che cura la certificazione dei dati e ne agevola i controlli pubblici. Non sono ammissibili al sostegno pubblico i contratti assicurativi derivanti da assunzione di rischi non conformi alle norme previste dal codice delle assicurazioni. In particolare, si segnala la disciplina del value for money e quella concernente la vendita esclusiva di polizze da parte di intermediari assicurativi.

Il Pgra 2022, mediante un sostegno finanziario fino al 65% dei premi di assicurazione, consente di sperimentare polizze parametriche anche per la produzione dell’uva da vino. Sono previste garanzie sia per gli eventi climatici avversi, sia per il rischio di fitopatia (peronospora, oidio, muffa grigia e black-rot).

L’adesione alle sperimentazioni è auspicabile nella misura più partecipata possibile da parte delle imprese di assicurazione, dei distributori e delle aziende agricole interessate a governare i rischi dei cambiamenti climatici e, in prospettiva, a beneficiare in modo più completo ed esteso della Misura 17 del Psrn. Dall’esito delle sperimentazioni, infatti, potranno scaturire utili elementi ai fini di una maggiore sostenibilità, efficienza, semplicità e trasparenza del sistema agevolato per la gestione dei rischi in agricoltura.

L’innovazione dei prodotti e dei processi nel settore agricolo potrà, quindi, offrire un’ampia copertura dagli eventi climatici avversi, una diversificazione colturale (estesa dal Pgra 2022) e territoriale, interessando garanzie finora non accessibili, nonché consentire agli agricoltori di sviluppare una più semplice gestione del rischio.

Per maggiori dettagli è possibile consultare il sito www.psrn.it