Affitto dei terreni, in Italia i costi maggiori d’Europa

trattore lavorazione terreno

I canoni d’affitto dei terreni agricoli italiani sono i più alti d’Europa. È quanto emerge da un’analisi dell’Eurostat, l’ufficio statistico di Bruxelles, che in un report dei giorni scorsi ha messo a confronto i costi di locazione, rilevati a livello di singolo Stato membro dell’UE, relativi ai terreni adibiti a seminativi e a prati permanenti.

Lo studio Eurostat riferito al 2020 rivela che l’affitto di un ettaro a seminativo o prato permanente raggiunge in Italia una media di 837 euro l’anno, la più elevata nell’UE, considerando i Paesi per i quali si dispone di dati sui canoni di locazione agricoli (24 Stati su un totale di 27). Si distingue anche l’Olanda, dove i costi di affitto non differiscono di molto da quelli italiani, attestandosi su una media di 819 euro/ettaro, mentre seguono a parecchia distanza la Danimarca con 557 euro e la Grecia con 448.

I canoni medi elaborati dall’Eurostat incorporano diverse situazioni territoriali che, analizzate nel dettaglio, attribuiscono ancora all’Italia la posizione di testa nella classifica europea. È infatti il Friuli-Venezia Giulia la regione con il più alto livello in assoluto dei canoni di locazione, pari a 1.714 euro/ettaro (più del doppio della media nazionale), mentre in Olanda il valore massimo, di 1.568 euro, è attribuito alla provincia del Flevoland.

In Italia, canoni di oltre 1.000 euro per ettaro a seminativo o prato permanente si registrano anche in Piemonte, Veneto, Umbria e Puglia, mentre il valore più basso, di 216 euro, lo si osserva in Sardegna.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 13/2022
Terreni in affitto, Italia prima nell’UE per i costi
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