«In questo momento è difficile avere una stima reale delle perdite economiche, io credo che il perdurare di questa situazione potrebbe portare alla chiusura del 10-15% delle aziende». In una lunga intervista a L’Informatore Agrario il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari Giorgio Mercuri spiega senza giri di parole perché «l’esplosione» dei prezzi dell’energia, elettricità e gas, rappresenta un rischio mortale per il comparto agroalimentare.
E lo fa con dati reali, partendo dalla sua esperienza diretta di imprenditore.
«In tema di rincari, sento spesso parlare di bollette raddoppiate o triplicate – dice Mercuri – ma non è certo questo il caso delle aziende agroalimentari. L’incremento reale va da un minimo del 300% al 600%, a seconda del tipo di energia, elettrica o metano. E l’impatto sui costi aziendali di produzione per un’azienda ortofrutticola, ad esempio, è in media del 20-30% rispetto ai prodotti freschi».
«Nei casi di aziende di trasformazione più energivore, produrre un chilo di zucchine o di broccoli disidratati ci costa ben due volte di più rispetto allo scorso anno perché il costo del metano è passato dal prezzo contrattualizzato di 0,16 euro/mc nel 2021 a quello attuale 1,05 euro/mc».
Ovviamente il problema si riflette anche sulla produzione agricola, senza contare i maggiori costi che anche queste aziende si trovano ad affrontare, dal carburante ai fertilizzanti. «Se le industrie decideranno, per via del caro energia, di ridurre i quantitativi di prodotto da lavorare, si correrà il rischio di avere produzioni in campo che non troveranno tutte la propria collocazione» sottolinea Mercuri.
«E dobbiamo aspettarci anche un forte impatto sociale e non solo economico» aggiunge il presidente di Alleanza coop. «Non dimentichiamo infatti che la nostra è una filiera che assorbe lavoro nelle diverse fasi: produzione, trasformazione, logistica e distribuzione».
«Non possiamo certo pensare di scaricare tutti i rincari delle aziende sui consumatori, altrimenti avremo effetti inflazionistici insostenibili. Sarà una guerra tra poveri – conclude Mercuri -, ecco perché il Governo deve intervenire, e intervenire subito».
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 3/2022
Allarme rosso per il caro energia
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