È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.285 del 30 novembre, Supplemento n. 41, il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198 sulle pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare, sia tra imprese che in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli.
Il testo si compone di 14 articoli, dei quali quelli centrali entrano nel merito degli argomenti più spinosi e cioè:
- dei principi e degli elementi essenziali che devono essere contenuti nei contratti di cessione che fornitori e acquirenti sono tenuti a sottoscrivere prima della consegna dei prodotti oggetto di commercializzazione;
- la lista delle pratiche commerciali sleali per le quali è previsto uno specifico divieto, con diverse gradazioni in termini di intensità dello stesso (pratiche con divieto assoluto e pratiche vietate, ma con possibilità di essere ammesse in deroga e previo accordo tra le parti);
- la definizione delle buone pratiche commerciali che devono essere incoraggiate per un più equilibrato funzionamento del mercato;
- la disciplina delle vendite sottocosto dei prodotti agricoli e alimentari; l’organizzazione dei controlli e la procedura per la denuncia da parte degli operatori economici che si sentono discriminati;
- infine, un corposo articolo è dedicato al sistema delle sanzioni.
«Vengono in questo modo definitivamente riequilibrati i rapporti di forza tra le parti negli scambi commerciali – scrive il Mipaaf – garantendo così un maggiore equilibrio tra gli agricoltori, i produttori e le aziende danneggiate dalla corsa al ribasso e da pratiche non sostenibili».
Dal 15 dicembre, data in cui entrerà in vigore il provvedimento, proposto dal ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, di concerto con i ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, della Giustizia, dell’Economia e delle finanze e del dello Sviluppo economico, non sarà più possibile imporre condizioni contrattuali eccessivamente gravose, come ad esempio la vendita di prodotti agricoli e alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione.
Il Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF) è designato autorità nazionale di contrasto deputata all’attività di accertamento delle violazioni delle disposizioni previste e all’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.