La stagione viticola è alle porte e come ogni anno ci si interroga su quali saranno le criticità da affrontare in ambito fitosanitario nel corso dell’anno, malattie fungine e insetti.
Lo scorso 23 febbraio Corteva in collaborazione con L’Informatore Agrario ha organizzato l’incontro-webinar «Protezione del vigneto, criticità, innovazione, flessibilità» un momento di aggiornamento su oidio, peronospora, tignole, anche di più recente introduzione, e Drosophila suzukii durante il quale sono state presentate le linee di difesa per il 2021 in particolare le soluzioni a base di Zorvec active e di spinosine.
Insetti della vite, attenzione al monitoraggio
Enrico Marchesini di Agrea Centro Studi ha focalizzato l’attenzione dei partecipanti su diverse specie di carpofagi della vite, le tignole e il dittero Drosophila suzukii, responsabili di danni diretti sugli acini, ma anche indiretti in quanto porta di ingresso per le infezioni di botrite e marciume acido.
«Per Lobesia botrana – ha spiegato Marchesini – i dati di monitoraggio evidenziano negli ultimi anni la presenza di una quarta generazione, che può incidere soprattutto sulle varietà a raccolta più tardiva, frutto di un adattamento ai cambiamenti climatici in particolare modo all’aumento delle temperature. Per posizionare correttamente gli insetticidi è fondamentale monitorare lo sviluppo larvale in particolare la fase di schiusura dell’uovo momento di maggiore suscettibilità dell’insetto».
Passando alle altre specie di tignole Marchesini si è soffermato su Cryptoblabes gnidiella (tignola rigata), specie molto polifaga in grado di arrecare importanti danni in quanto con la rosura di pedicelli e rachide porta al disseccamento completo del grappolo.
Drosophila suzukii, infine, risulta dannosa soprattutto sulle varietà di uve tardive. «L’ambiente acido all’interno dell’acino – ha illustrato Marchesini – non è ottimale allo sviluppo dell’insetto; ciononostante può arrecare danni ai grappoli, quindi è importante intervenire con una gestione agronomica integrata dalla difesa chimica, che però deve partire dal monitoraggio in campo delle ovideposizioni».
Spinosine, due soluzioni di origine naturale
Corteva per la difesa da tignole e Drosophila suzukii propone due soluzioni a base di spinosine Laser (spinosad) e Radiant Pro (spinetoram).
«Le spinosine – ha illustrato Davide Vitali, responsabili insetticidi di Corteva – sono due insetticidi di origine naturale, derivanti dal batterio Saccharopolyspora spinosa. Spinetoram è nato per migliorare ulteriormente le caratteristiche di spinosad, garantendo maggiore stabilità insetticida e maggiore fotostabilità. Il target di elezioni di questi due prodotti sono i lepidotteri ma anche tripidi e Drosophila suzukii. Sui lepidotteri il posizionamento consigliato è alla schiusura delle uova mentre su Drosophila suzukii a inizio ovideposizione».
Peronospora, oidio e cambiamenti climatici
Passando alle malattie fungine Gabriele Posenato di Agrea Centro Studi ha evidenziato il ruolo dei cambiamenti climatici su peronospora e oidio.
«Il primo effetto del cambiamento climatico – ha spiegato Posenato – lo osserviamo sull’anticipo del germogliamento della vite, fino a 25 giorni. Con questa situazione la vite non riesce a «fuggire» dalla germinazione delle oospore. Le piogge infettanti arrivano su viti già recettive e pertanto vanno protette già nelle primissime fasi. A cavallo della fioritura sino alla chiusura del grappolo è fondamentale anche la protezione di pedicelli e rachide punti di ingresso della peronospora nel grappolo scegliendo quei prodotti caratterizzati da grande affinità per le cere».
Anche l’oidio ha subito negli ultimi anni gli effetti del clima e ha iniziato a dare problemi anche negli areali del Nord. «Anche in questo caso – ha concluso Posenato – è fondamentale agire preventivamente sulle infezioni primarie da cui poi si originano gli attacchi ben più pericolosi ai grappoli».
Due miscele pronte a base di Zorvec
La proposta Corteva per la difesa dalla peronospora oggi può contare su due nuove miscele pronte a base di Zorvec.
«Zorvec Vinabel e Zorvec Vinabria – ha spiegato Andrea Angeli, responsabile fungicidi di Corteva – sono due miscele pronte che grazie alle nuove formulazioni offrono vantaggi in termini di efficacia e sinergia tra Zorvec e il suo partner (rispettivamente zoxamide e folpet), benefici a livello di trasporto, stoccaggio, utilizzo e flessibilità grazie alla disponibilità di diverse taglie delle confezioni. L’elevata resistenza al dilavamento, la capacità di penetrare rapidamente e la possibilità di essere traslocato nei diversi organi della pianta tramite l’attività traslaminare e sistemia acropeta rendono queste due miscele ideali in un posizionamento nella fase critica a cavallo della fioritura».
Per quanto riguarda invece la difesa antioidica Corteva propone Talendo e Talendo Extra due soluzioni a base di proquinazid sostanza attiva ad azione preventiva con azione diretta sulle spore e indiretta stimolando le difese naturali della pianta.