La Commissione europea ha approvato la richiesta di iscrizione della «Provola dei Nebrodi» nel registro delle denominazioni di origine protette (dop). Con l’aggiunta del formaggio a pasta filata prodotto nel Nord-est della Sicilia in alcuni comuni delle province di Catania, Enna e Messina, gli alimenti italiani iscritti al registro dei prodotti a indicazione geografica tutelati dall’UE salgono a 306.
Prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, crudo, la Provola dei Nebrodi si presenta nei tipi fresca, semi-stagionata, stagionata, sfoglia, al limone verde. Qualora l’intero processo produttivo, dalla produzione del latte, alla trasformazione e stagionatura, avvenga in territorio montano a una altitudine superiore a 600 m s.l.m, tutti i tipi potranno fregiarsi dell’indicazione aggiuntiva «Prodotto di Montagna».
«È un importante riconoscimento – ha sottolineato il ministro delle politiche agricole, Teresa Bellanova – non solo dell’altissima qualità del nostro made in Italy, ma anche del valore fondamentale delle nostre tradizioni agroalimentari, ancor di più in un territorio che per troppo tempo è stato soggetto alle speculazioni di mafia e criminalità organizzata e che oggi può guardare avanti, puntando sulle sue eccellenze per assicurare a lavoratori e imprese un’importante leva di sviluppo per il futuro».