È stato messo a punto, testato ed è pronto il nuovo ritrovato biologico della Ambrogio Italia di Leno (Brescia) che offre agli agricoltori un’arma in più nella lotta alla cimice asiatica.
L’azienda vivaistica lenese è stata fondata nel 1968 e, da oltre 50 anni, è punto di riferimento per giardinieri, operatori del settore e appassionati di piante e fiori. In più di 130.000 metri quadrati espositivi, offre una vasta scelta di piante ornamentali, cespugli, alberi e tutti i prodotti necessari per mantenere in salute spazi verdi di grandi o piccole dimensioni.
Il prodotto messo a punto per la lotta alla cimice asiatica è una miscela di estratti di piante di cui l’azienda bresciana detiene l’esclusiva.
Il titolare Giovanni Ambrogio, imprenditore e botanico per passione (è stato Oscar italiano della Botanica nel 1978), ha sperimentato con successo il prodotto per due anni e mezzo e l’ha fatto testare più volte in un Centro di saggio autorizzato a Bologna, con ottimi risultati: la pianta attaccata «repelle» e allontana naturalmente l’insetto liberandosene.
Per colpa di questo parassita gli agricoltori italiani hanno subìto nel 2019 danni per oltre 500 milioni di euro. Pere, pesche, nettarine, mele, albicocche, kiwi, ma anche fagioli, soia, uva, mais, ciliegie, lamponi e girasoli sono state le colture più colpite.
Ora, però, sconfiggere la cimice asiatica è possibile. La domanda per la registrazione del prodotto è stata avviata e si attende solo l’ultimo passaggio burocratico dal Mipaaf per l’immissione sul mercato.
«Il prodotto, bio al 100%, è pronto e funziona – afferma il titolare dell’azienda, Giovanni Ambrogio –. È un rimedio naturale per rispondere all’invasione della cimice asiatica, i cui benefici sono comprovati dalla scienza. Abbiamo fatto testare diverse volte e validare in laboratorio l’efficacia di questa soluzione; l’abbiamo anche provata sui nostri frutteti e vivai e posso dichiarare che i risultati sono eccellenti».
La formula del prodotto è top secret, ma si sa che «agisce con diversi meccanismi; da un lato funge da repellente per la cimice, mentre sulle piante ha un effetto translaminare: penetra all’interno dei tessuti e si diffonde attraverso la linfa».
Il prodotto di Ambrogio Italia rappresenta una valida alternativa alla sperimentazione con la vespa samurai, che sta per essere introdotta in alcune regioni e che – avverte l’imprenditore – rischia «di rivelarsi peggiore del problema: la vespa una volta ambientata potrebbe diventare infestante, attaccare specie autoctone ed essere impossibile da eliminare».